ASCOLI SATRIANO – Chi l’avrebbe mai detto. E’ la giovanissima formazione dell’Ascoli l’antagonista della “corazzata” Sudest nel campionato di Promozione. I gialloblu del tecnico Carlo De Masi (che riceveranno proprio la capolista domenica prossima) sono più che una rivelazione e si godono da soli la seconda piazza. E ad Ascoli, Moschetto, Giannatempo, Filannino, Fabiano e Zelano ci credono. Credono ad un succesos che riapra il campionato e che li porietti verso la prima piazza. Lanciano, Ragno, Balletta ePorcelluzzi proveranno a compiere l’ennesima l’impresa, battere la capolista. Per la serie: l’appetito vien mangiando. “Nessuno avrebbe pronosticato che a questo punto del torneo con il Sudest sarebbe stato uno scontro al vertice, per cui visto che siamo in ballo, balliamo” dice il tecnico De Masi. Non c’è presunzione nelle parole di De Masi, solo una sana ed onesta analisi della realtà. Una realtà che parla di un Ascoli super, secondo in classifica, ma che soprattutto diverte i propri tifosi con un gioco frizzante. “Il bilancio di questa prima parte di stagione non può che essere positivo – dice ancora l’allenatore -, al di là di ogni più rosea aspettativa, sappiamo però che si deve restare con i piedi per terra.
E’ un campionato talmente difficile che basta poco per gettare all’aria tanto lavoro.” Il leader dei gialloblu non si nasconde, sull’obiettivo da raggiungere ha le idee ben chiare. “La salvezza diretta prima possibile, poi vedremo – alla provocazione non resiste – tra le prime cinque? Beh, se continuiamo su questa strada tutto è possibile, esprimiamo un bel gioco ed anche in fase difensiva, sin qui il nostro tallone d’Achille, stiamo migliorando”. Questa è la settimana che conduce al big match e serve qualche giocatore che faccia la differenza. “Da noi sono tutti allo stesso livello – dice De Masi -, siamo un grande gruppo ed è questo che fa la differenza con le altre”. Un pronostico “Abbiamo la mentalità giusta per affrontare gare di questo tipo, l’aspetto psicologico è la nostra arma in più quest’anno, perciò sono fiducioso e vediamo cosa sparemo fare in campo con la Sudest, ma ripeto non partiamo con alcun timore reverenziale: loro undici, noi pure”. E Montemorra, Melillo e Specchio proveranno a diventare ancora più grandi.
Ant.Vill. (La gazzetta del Mezzogiorno)
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