San Severo – Libertas Molfetta 1-2 <br/>La capolista sbanca il Ricciardelli

San Severo – Libertas Molfetta 1-2
La capolista sbanca il Ricciardelli

Allenatrore San Severo Danilo Rufini

Danilo Rufini

A. Cristino (www.SANSEVEROSPORT.com)

SAN SEVERO – In una brutta giornata invernale, il ‘Ricciardelli’ di San Severo è  violato per la prima volta nella stagione 2012/13 di Eccellenza. La sconfitta casalinga per i dauni arriva dunque contro l’avversario meno indicato, la Libertas Molfetta, nell’incontro che, in caso di esito opposto, avrebbe dato la possibilità ai dauni di agganciare la vetta della classifica. Invece gli ospiti, al termine di una gara oggettivamente negativa per entrambe le contendenti, hanno avuto la possibilità (e la fortuna) di sfruttare una delle pochissime occasioni avute, per proiettarsi a più sei in classifica. Il San Severo deve dunque fare solo mea culpa per una seconda parte di gara giocata al di sotto del minimo consentito.

Mister Rufini cambia modulo per la sfida odierna, mandando momentaneamente in soffitta il canonico 4-4-2/4-2-4 e scegliendo il 4-3-1-2. In settimana infatti i dauni hanno ottenuto la firma di un ulteriore rinforzo, il talentuoso centrocampista Luca Piano, ex Noicattaro, Campobasso e Monospolis, e l’allenatore calabrese ha deciso di gettarlo immediatamente nella mischia complice l’assenza per squalifica di Lanave. Tra le fila daune non ha recuperato il centrale difensivo Di Simone, mentre sono tornati arruolabili sia Mongelli, sia il giovane Francesco Russi, dopo la settimana di stop forzato per motivi disciplinari. Rufini opta dunque per un centrocampo a tre con Conte e Silvestri ad agire da mezzale rispetto al vertice basso costituito dal neoacquisto, mentre davanti Ladogana è schierato da trequartista alle spalle del duo Galetti-Cesareo.
Il Molfetta di mister Sisto risponde invece con una formazione più che accorta, imbottita di centrocampisti e con il solo Petruzzella ad agire da boa offensiva.
Agli ordini del signor Amadio di Ascoli Piceno (ennesima designazione extra-regionale per il San Severo quest’anno), prende il via un match che sicuramente non soddisferà i puristi del movimento. All’8′, Piano prova a presentarsi ai suoi nuovi tifosi con una conclusione dalla distanza che finisce di poco alta. Al 17′, la terna arbitrale sale in cattedra … in negativo. Petruzzella ruba il tempo ad una distratta retroguardia sanseverese, ma nel tentativo di involarsi in area si allunga la sfera. Pizzolato in uscita intercetta la palla, quindi lo stesso attaccante ospite gli frana addosso. Pizzolato rimane a terra stordito ma, nello stupore generale dell’intero ‘Ricciardelli’ che si tramuterà in breve in un coro di proteste, Amadio, su imbeccata di un assistente, decreta il rigore. Le proteste dei padroni di casa (ben quattro minuti con annessa ammonizione del portiere di casa ancora infortunato) valgono a poco, e lo stesso Petruzzella dal dischetto non sbaglia. La gara si accende con la complicità di altre errate valutazioni arbitrali, ma al 36′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto dalla sinistra, Cesareo viene platealmente cinturato in area da Schirone. Amadio questa volta decreta il rigore per i sanseveresi che sempre Cesareo realizza. Il finale di tempo coincide con il miglior momento dei padroni di casa, che al 45′ falliscono una buona occasione con Conte. Il mediano infatti riesce a liberarsi in area molfettese e a concludere dal settore di destra sfiorando il palo opposto.
Il buon finale di tempo aveva lasciato ben sperare per un San Severo intenzionato a puntare alla vittoria, ma la realtà della seconda frazione vista al ‘Ricciardelli’ ha smorzato immediatamente i toni. Sia il San Severo, sia la capolista infatti danno vita ad una ripresa a dir poco scialba, contraddistinta dalle continue interruzioni arbitrali. Il 4-3-1-2 di mister Rufini si sfalda quasi subito con Ladogana che arriva a schiacciarsi sulla linea avanzata, creando una voragine tra la mediana e i tre attaccanti, alla quale il tecnico calabrese porrà rimedio riportando i suoi ad un più congegnale 4-4-2. Al 58′, Giuliani colpisce debolmente di testa su un calcio di punizione di De Santis trovando attento Pizzolato. Al 55′, il giovane Favia, migliore in campo dei suoi, prova addirittura il tiro al volo dalla distanza, ma Pizzolato si esalta. Al 69′, Ladogana tenta di fare tutto da solo con una penetrazione sulla sinistra. L’attaccante disorienta due avversari, entra in area e prova a spiazzare De Candia che con un piede intercetta la conclusione sulla sua destra. All’81’, la difesa del San Severo si schianta su una delle pochissime iniziative degli ospiti. Mongelli e Pizzolato non s’intendono su un pallone apparentemente innocuo. La sfera scivola sui piedi di Favia che in area si allarga sulla destra e conclude con un diagonale. E’ il goal che decide il match. Nel finale di gara i padroni di casa provano a riequilibrare ancora una volta il risultato, ma prima Ianniciello quindi Ladogana sprecano due buone opportunità.

SAN SEVERO. Pizzolato; Mangiacotti, Russi, Silvestri, Piano (66′ Ancona), Mongelli (91′ Selvaggi), Ianniciello, Conte, Galetti, Cesareo (81′ Florio), Ladogana. A disposizione: Renna; Annese, Mastrangelo, Ganci. Allenatore: Rufini.

LIBERTAS. Di Candia; Avvantaggiati (77′ Cantatore), Schirone, Favia, Paris, Rubini, Giuliani, De Santis, Petruzzella (84′ Capriati), Loseto, Milloni (59′ Colella). A disposizione: Simone; Demaj, De Gennaro, Romito. Allenatore: Sisto.

RETI: 21′ Petruzzella rig.; 36′ Cesareo rig. (S); 81′ Favia
ARBITRO: Amadia di Ascoli Piceno.
NOTE – Spettatori 300 circa. Ammoniti Pizzolato e Cesareo del San Severo; Milloni, Paris e Rubini della Libertas Molfetta.

laquis

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