Tra le mura amiche l’Ascoli, dopo oltre venti mesi, non segna, pareggiando con l’Alberobello; nuovo allungo Sudest, ma quante recriminazioni
Secondo pari consecutivo per l’Ascoli Satriano seconda forza del campionato di Promozione girone A, stavolta è l’Alberobello a rallentare gli uomini di De Masi, inchiodando il match sullo zero a zero. partita avara di emozioni, complice il manto erboso appesantito dalle recenti piogge. Il primo tempo scorre noioso, senza emozioni particolari, con un’occasione per parte capitata intorno al quarto d’ora a Forgione prima, a Massafra poi: l’esterno ascolano, a tu per tu con Sardella, sceglie la soluzione peggiore mettendo al centro per Ragno in ritardo, permettendo così alla difesa ospite di liberare, non senza qualche affanno di troppo; il centrocampista ospite dal limite dell’area scocca un tiro velenoso che, deviato, finisce poco lontano dalla porta difesa da Moschetto. Al 37’ l’occasione più limpida del match capita sui piedi di Fabiano che, liberato da Porcelluzzi, fa partire un tiro ad incrociare che fa scorrere un brivido lungo la schiena degli ospiti; ma la sfera si stampa sul palo lontano alla destra di Sardella, attraversa tutto lo specchio della porta e finisce sull’altro palo, acciuffata infine dall’estremo ospite.
Nella seconda frazione sale in cattedra l’arbitro Di Maio di Molfetta, molto mal coadiuvato da Piccolo e, in maniera minore, da Pavone: sono numerose le topiche della terna, nel secondo tempo, che compromettono una gestione della gara complessivamente buona nei primi quarantacinque minuti. I padroni di casa intensificano, nella ripresa, gli sforzi per sbloccare il risultato, ma tutti i tentativi vengono vanificati da una direzione di gara quantomeno particolare: il direttore di gara in più occasioni non interrompe il gioco per falli di mano dei calciatori ospiti, è invece pronto a fischiare ogni qual volta un calciatore gialloverde si accascia a terra, che ci sia stato un contatto o meno, frustrando le ripartenze dei padroni di casa; ma il meglio di sé lo dà il primo assistente Piccolo, che smania dalla voglia di tirar su la bandierina per segnalare posizioni di offside agli avanti ascolani: non ci prende mai, Porcelluzzi, Balletta, Forgione, Specchio pur partendo dietro l’ultimo difensore si vedono costantemente fermati dalla bandierina alzata di Piccolo, che compie il capolavoro a due minuti dalla fine, quando sulla pressione di Porcelluzzi Diamante perde palla, l’attaccante ascolano sta per concludere dopo aver superato l’estremo difensore Sardella e Di Maio, su indicazione dell’assistente, ferma tutto accordando un incredibile calcio d’angolo. Sul ribaltamento di fronte, con l’Alberobello proiettato in avanti, Di Maio pone fine alle ostilità provocando le accese proteste dei gialloverdi di mister Caroli.
Alla fine tutti scontenti dell’arbitraggio, certo sul pareggio finale ha influito il campo pesante, meriti vanno dati ai gialloverdi di Caroli, sempre pronti a raddoppiare e triplicare le marcature sulle fonti di gioco ascolane, le imprecisioni in fase di disimpegno e costruzione, ma una direzione scadente tanto ha fatto nell’indirizzare il risultato. A pensar male si fa peccato, ma quasi sempre ci si azzecca: la massima andreottiana ben si attaglia allo stato d’animo che sta occupando l’ambiente ascolano. Archiviato il girone di andata, domenica si rigioca ad Ascoli, arriva lo Sporting Altamura e l’occasione per ricominciare l’inseguimento alla capolista, tenendo lontano proprio l’Altamura, attualmente terza, andrà sfruttata per fare bottino pieno.
Ascoli Satriano: Moschetto, Giannatempo, Filannino (5’ st Balletta), Daluiso, Ciardi, Lanciano (24’ st Totaro), Ragno (31’ st Specchio), Fabiano, Porcelluzzi, Montemorra, Forgione. A disp. Esposto, Totaro, Russo, Zelano. All. De Masi
Real Aberobello: Sardella, Diamante, Ceppato, Agostino, Vinci, Costantino, Lisi, Panzarea, Marco, Massafra, Stanisci. A disp. Montaruli, Palese, Veglie, Palasciano, Pugliese, Masotti, Diddio. All. Carol
Ammoniti: Montemorra, Balletta (AS); Diamante, Lisi, Marco (RA).
Arbitro: sig. Di Maio di Molfetta coadiuvato da Piccolo e Pavone di Barletta.
Elio Gerardo Lavanga – pugliacalcio24.it
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