Due intuizioni di Pollidori e Trotta ed un’inedita, ma efficace, formazione disegnata da mister Cinque hanno permesso al Manfredonia di vincere e soprattutto convincere sul difficile stadio “Lorenzon” di Rende.
Per sfruttare al massimo la possibilità di schierare due soli under, un 94 ed un 95, invece dei tre imposti dalla Federazione Pugliese, il mister sipontino ha sacrificato Simone e Quitadamo per dare spazio a Rinaldi, classe 95, nel ruolo di esterno basso di destra, che ha ripagarto la fiducia del mister con una prestazione maiuscola,,da “over”. Al centro del campo “solo” Pollidori e Romito, con compiti soprattutto difensivi, a copertura dei quattro di dietro, dove Vairo ha rimpiazzato lo squalificato Corbo. Nonostante si sia giocato in trasferta il mister del Donia ha coraggiosamente deciso di schierare contemporaneamente quattro attaccanti chiedendo a tutti generosi e continui rientri a supporto della fase difensiva.
Quanto sagacemente pensato e provato in settimana è stato subito messo a dura prova da un veemente inizio del Rende che, nei primi 15’ minuti si è riversato nell’area sipontina. D’Arienzo &c hanno retto senza subire eccessivamente, grazie alla consueta barriera umana eretta da Pollidori e Romito a cui hanno dato “manforte” Carminati, Trotta e Portosi. Al 32’ st il primo vero rischio per i Sipontini è arrivato un’azione partita dal piede di Musacco che ha servito in area Gallo, che invece di cerca la rete ha servito Russo che non è riuscito a concludere per la pressione di Vairo. Dopo aver più volte provato la via del contropiede al 40’ pt Pollidori ha visto solo in area Di Pinto che ha colpito di testa senza centrare la porta. Dopo 2’, da angolo di Papagno, Pollidori ha scheggiato la traversa. Al 43’ il Rende sarebbe andato in vantaggio se Russo, in netta posizione di fuorigioco, non avesse ribadito in rete una palla che Gallo aveva spinto, di testa, in quella direzione anticipando fallosamente Leo in uscita. Puntuale e preciso il secondo assistente nel segnalare la ingenuità dell’attaccante calabrese.
E’ finita a reti inviolata la prima combattuta frazione di gioco, dopo che, al 42′ pt, un tiro insidioso di Trotta che per poco Barca non ha corretto nella propria rete.
Nella ripresa i progetti tattici di mister Cinque si sono esaltati: il Rende ha tirato un po’ il fiato ed il Manfredonia già nei primi 3’ avrebbe potuto segnare la rete del vantaggio con Trotta, ben servito da Romito al 1’ st; con Di Pinto che, al 1’ st, ha preso la mira dalla lunetta ma la sua stoccata è stata deviata in angolo da Gambi e al 3’ st, quando il colpo di testa di Carminati ha visto il salvataggio, sulla linea di porta, di Gallo, in veste di difensore aggiunto. All’8’ st Portosi, su imbeccata di Trotta, dopo aver perso l’attimo per puntare verso la rete ha provato, di tacco, senza successo,a scaricare per l’accorrente Romito. Al 24’ st quando sembrava che il Manfredonia potesse passare da un momento all’altro, è stato il Rende su angolo dei Leta, con un’inzuccata di Gallo, a sorprenderei “granatieri” sipontini. Leo ha cercato di respingere ma il primo assistente e non solo lui, hanno avuto l’impressione che la palla avesse già varcato la fatidica linea. Una leggera, ma colpevole, trattenuta, in area, di Vairo su Gallo e un evidente tuffo di Musacco avrebbero potuto cambiare ancora il risultato del match se l’arbitro non fosse stato il signor Degli Esposti da Bologna, che certamente vedremo ad alti livelli. In entrambe le circostanze ha ammonito i calabresi per simulazione. Al 29’ st Musacco, non in buone condizioni fisiche, si è dovuto arrendere al dolore e far posto a Maniero. Al 30’ st Portosi ha crossato al centro un pallone delizioso per Di Pinto che non ha trovato l’impatto con la sfera che è sfilata fuori. Al 33’ il pari: da punizione per fallo su Portosi, intesa tra Papagno e Pollidori che si è sganciato dal mucchio e, di testa, ha raccolto la palla sul primo palo e l’ha girata magistralmente alle spalle di Greco. Al 36’ Portosi ha tentato la conclusione al volo su assist di Trotta ma la palla è finita altissima. Al 45’ st Leo è stato chiamato al solito intervento salva-partita ed ha risposto “presentissimo” con un tuffo preciso e tempestivo su un missile di controbalzo di Russo. In piena “zona Cesarini”, il vantaggio: Trotta, palla al piede, ha deciso la penetrazione in area ospite lasciando sul posto Scarnato che, d’istinto, ha cercato di fermare il guizzo del sipontino. L’intervento è stato palesemente falloso, l’arbitro, piazzato benissimo, non ha esitato a decretare un rigore sacrosanto. Sul dischetto si è presentato Carminati che, dopo aver parlottato con Di Pinto, ha lasciato l’esecuzione all’attaccante barlettano. Greco ha intuito il lato del tiro ma non è riuscito a fermare la conclusione non fortissima ma molto angolata.
La vittoria, seppure arrivata in pieno recupero, è stata applaudita anche dallo sportivissimo pubblico rendese che ha ammesso che “ Il Manfredonia ha molti giocatori di categorie superiori!”
Arbitro: Degli Espsti di Bologna (Amato-Giuffrida).
Lascia un commento