La Sanseverese appesa ad un filo <br/> di speranza

La Sanseverese appesa ad un filo
di speranza

 

DS Sanseverese Giuseppe Del Grosso

Il DS Giuseppe Del Grosso

Antonio Pio Cristino sanseverosport.com

Potrebbe essere l’ultima intervista della storia della Polisportiva Sanseverese. Infatti, se entro questa estate qualche nuova forza non rileverà il sodalizio arancio-nero per rilanciarne le velleità nel campionato di Prima Categoria, la società dimissionaria potrebbe optare per la cessione del titolo continuando solo con il progetto ‘giovanili’. Il Direttore Sportivo e factotum dell’attuale seconda squadra di San Severo, Giuseppe Del Grosso, entra nel merito delle ragioni che potrebbero portare all’epilogo più drastico.

La storia della Polisportiva Sanseverese è vicina alla parola fine?
Di sicuro è finito l’impegno diretto dell’attuale società, cioè la nostra storia in questo sodalizio. In particolare Giuseppe Del Grosso ha terminato il proprio percorso nella Polisportiva Sanseverese. Ciò nondimeno non vorrei che le vicende di questa squadra si chiudessero così. Siamo infatti disposti anche a regalarne la gestione a chiunque fosse interessato a mantenerla a San Severo. Di sicuro continuerà almeno il percorso delle giovanili”.

Come è maturata tale scelta?
Già dalla fine della scorsa stagione eravamo stanchi. Avevamo dato molto del nostro tempo e delle nostre risorse a questo progetto, e avevamo deciso di concederci ancora un anno prima di prenderci un meritato riposo. Ancor più degli altri anni infatti avevamo a disposizione un budget contenuto, anche se speravamo di incrementarlo in corso d’opera con l’apporto di nuove personalità. Alla fine di questo 2012/13 è arrivato il momento di dire basta e concentrarci sulle nostre realtà personali. Ad oggi non vorremmo cedere il titolo. Il nostro auspicio è di lasciare le chiavi di questo sodalizio a chiunque sia effettivamente interessato a dare continuità al progetto”.

Quanto può aver influito l’andamento agonistico di questa stagione? A parere di molti esperti, questa era la Sanseverese più forte della sua breve storia.
E’ stato un campionato di Prima Categoria particolare. Nonostante un inizio difficile, dovuto al cambio di allenatore, alla rinuncia ad elementi storici e carismatici quali Profilo, Rizzi e Stallone, e alle tre sconfitte maturate nelle prime quattro giornate, abbiamo concluso il girone di andata con un buon bottino di punti. L’ingresso in società di qualche nuova forza, che poi ha abbandonato, e il discreto piazzamento in classifica, ci hanno spinti a rinforzare la rosa durante il mercato dicembrino. Siamo così riusciti a far indossare la nostra maglia ad elementi del calibro di Morra, da Bellonio e Camillo. Purtroppo i nostri errori, la sfortuna e infine un calendario che ci ha visto affrontare in trasferta le due capoliste del campionato, ci hanno frenato. Concludere bene questo campionato ci avrebbe forse dato nuovi stimoli, ma la decisione era stata già presa in precedenza”.

Hai detto di volerti prendere una pausa, ma si parla di un tuo possibile coinvolgimento nella U.S.D. San Severo, fresca di promozione in serie D.
Ne approfitto per ringraziare il presidente Marino, il vice Bisceglie e il tecnico Rufini per gli attestati di stima nei miei confronti. In effetti vi è stato qualche contatto, ma la decisione di fermarmi è maturata soprattutto per esigenze personali. Nel mio piccolo ho dato la disponibilità a dare una mano, non accettando tuttavia incarichi importanti i quali comporterebbero tempo e risorse che in questo momento non potrei garantire. Ne sarei andato fiero perché in serie D e al San Severo sarei stato disposto a portare anche le borracce, ma ora mi devo fermare”.

A settembre avevate messo su una sinergia con la Fuego San Severo C5, aiutandola ad uscire dalla crisi societaria in cui era precipitata. E’ tutto finito anche su quel versante?
E’ inevitabile. Sarebbe contraddittorio il contrario”.

Quale è stato il momento più bello della storia della Sanseverese, almeno secondo la tua opinione?
“Il momento più bello? C’è ne sono tanti. Sarebbe facile ricordare i campionati vinti, o le vittorie contro squadre blasonate in momenti di difficoltà. Penso tuttavia che l’aspetto più appagante sia stato la stima dimostrataci da tanti addetti ai lavori per tutto ciò che siamo riusciti a costruire a 360 gradi come squadra di calcio dilettantistica. Magari qualcuno dimenticherà il progetto Sanseverese e Giuseppe del Grosso, ma mi piacerebbe immaginare di aver lasciato in quelli che ho conosciuto la mia impronta di uomo. Sarebbe davvero una bella soddisfazione
”.

 

E infine i saluti.
Ringrazio e saluto i co-protagonisti di questo progetto, Marco Grippa, la Sidercomm Sud e Antonio Cozzola che continuerà con il settore giovanile. Ringrazio inoltre tutti i ragazzi che hanno vestito la nostra maglia e le società che abbiamo incontrato durante i nostri campionati. Anche loro ci hanno aiutato a crescere”.

laquis

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