“Se non ci saranno novità entro il 18 luglio, Terlizzi rischia di restare senza calcio“: il patron Salvatore d’Alesio (foto) non usa giri di parole per spiegare quanto la situazione sia complicata. E parla di promesse non mantenute dall’Amministrazione comunale, non solo per salvare il titolo sportivo. “Un anno fa mi convinsero a tornare dopo l’esperienza a Monopoli, promettendomi un sostegno, ma non c’è stato nulla“.
Un sostegno in che termini?
“Avrebbero dovuto far avvicinare altri imprenditori, ma nessuno si è proposto. E sto aspettando ancora che l’Amministrazione paghi i 50 abbonamenti dati dalla società. Appena 2500 euro, eppure niente. Dice che non possono elargire contributi per la squadra di calcio. E allora perché presero gli abbonamenti con la promessa di pagarli?“.
Nel frattempo la squadra che fine farà?
“Non ho voluto cedere il titolo ad altre piazze. Il Terlizzi Calcio è una mia creatura e voglio che resti qui. Anche il sindaco sostiene che il titolo da qui non si muove, ma è un’affermazione a cui non seguono i fatti“.
Nessuna richiesta?
“Nessuna. La squadra di calcio è patrimonio della città ma credo che agli imprenditori locali non importi. Se entro il 18 luglio, quando scadranno i termini per l’iscrizione al campionato di Eccellenza, nessuno rileverà il titolo, il calcio a Terlizzi scomparirà“.
Con l’Amministrazione è ancora aperta la vertenza campo sportivo?
“In base alla convenzione stipulata nel 2007, in qualità di gestore mi era consentito poter utilizzare la struttura per spettacoli e concerti in modo da poter recuperare fondi per la gestione. Ma nel 2008 , quando stavo per portare alcuni spettacoli del Petruzzelli, mi dissero che non c’era l’agibilità. Allora chiesi il risarcimento-danni, avuto solo per il primo anno. Poi l’Amministrazione l’ha sempre promesso ma non ho erogato più un euro. Gli accordi verbali presi con la vecchia e l’attuale Amministrazione non sono stati rispettati“.
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