Foggia: Padalino <br/> “Siamo legati al ripescaggio”

Foggia: Padalino
“Siamo legati al ripescaggio”

Foggia - Pasquale Padalino

Pasquale Padalino

Il tecnico a 360° su mercato, società e Materazzi

È tutto in sospeso, complice la vicenda legata al ripescaggio. Anche la sua firma sul contratto. Ma Pasquale Padalino mostra di avere le idee chiare per il futuro del Foggia (e il suo) e intende mettere immediatamente le cose in chiaro.

LA SQUADRA. Nella sua prima conferenza stampa dopo quella per celebrare la riconferma, ribadisce subito: “Siamo legati al ripescaggio”. Con il direttore sportivo Di Bari, sta verificando quali possano essere i giocatori ideali per completare questa rosa e “molti – evidenzia Padalino – tentennano perché hanno bisogno di sapere la categoria in cui giocheremo, perché hanno altre richieste. Ora abbiamo una rosa di soli 14 giocatori più i 3 under della juniores – sottolinea – e con Leonetti sono finite le riconferme. Abbiamo giocatori che valuteremo durante il ritiro e prima riusciamo a sapere la categoria e prima riusciamo ad allestire una squadra che possa essere competitiva, in qualunque categoria ci troveremo a giocare”.

MANCA ANCORA LA FIRMA. In realtà tra le firme che mancano all´appello c´è anche la sua. “Devo parlare con la società per questioni di organizzazione – evidenzia – e devo approfondire la conoscenza di Materazzi, capire le priorità di questa società e definire gli obiettivi della società qualunque sia il campionato, il tutto per lavorare in serenità e armonia per tutto l´anno. Il mio contratto non è ancora stato firmato – spiega – ma per me la parola ha ancora un certo valore. Non ho motivi di dubitare di nulla, però è meglio definire tutto adesso per organizzare meglio il lavoro della prossima stagione”.

IL RAPPORTO CON MATERAZZI. “L´arrivo di Materazzi è un tassello che si va ad aggiungere ad una organizzazione che già era a posto ma cosi tramite la sua esperienza potrà esserci d´aiuto” afferma Padalino, chiarendo che “personalmente ancora non lo conosco ma confido che aiuterà Di Bari e che confermerà quanto detto, cioè che non interferirà con la guida tecnica, dimostrando un attestato di stima nei miei confronti”.

MEGLIO LA LEGA PRO O LA D? “Non credo sia più facile salvarsi in Lega pro che vincere la D – evidenzia – ma l´entusiasmo che ci può spingere possano farci riuscire nell´impresa di salvarci in C senza avere la necessità e lo stress di dover arrivare per forza primi in D. La nostra responsabilità comunque sarebbe la stessa, anzi andando nei professionisti sarebbe ancora maggiore soprattutto per ripagare il lavoro che dirigenti e tifosi stanno facendo per concederci la categoria professionistica. Ovvio che in C avremmo bisogno di scegliere qualche giocatore di categoria e di esperienza”.

RIPESCAGGIO SI, RIPESCAGGIO NO. Si torna sempre allo stesso discorso, tutto passa dal ripescaggio. “Ci sono stati sforzi e impegno da parte di tutti, società, istituzioni e tifosi – ammette Padalino – e se ci fosse la possibilità ma non si riuscisse ad adempiere alle pratiche per ottenere la promozione sarebbe una sconfitta. Non ci possiamo far scappare una possibilità di questo tipo e dovremmo fare tutti un sacrificio per approfittare di questa eventualità. Siccome è una possibilità che non capita spesso nella vita, tanto meno a noi, dobbiamo approfittarne e credo che la società abbia le possibilità per riuscire nell´impresa. Spegnere questo entusiasmo – conclude Padalino – sarebbe una mazzata, sarebbe un ricominciare da zero, vanificare il lavoro fatto. Il sacrificio va fatto e non lasciamoci scappare questa possibilità che sarebbe credo irripetibile”.

laquis

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