Avevamo deciso di chiudere il discorso-Fidelis Andria e di concentrarci sul difficile turno di campionato che ci vede impegnati a Castellaneta, ma il recente comunicato della SSD Fidelis Andria 1928 ci ritira in ballo e, per amore di verità, ci sentiamo in dovere di fare alcune precisazioni.
Fa specie apprendere che la società Fidelis Andria si senta al centro del fuoco incrociato delle società ospitanti, al punto da chiedere “protezione” agli Organi Federali contro non meglio specificate “ombre antiche di oscuri veleni”, quegli stessi Organi Federali che hanno portato l’Eccellenza a 18 squadre con “l’ammissione in soprannumero al Campionato Regionale di Eccellenza della Società S.S.D. FIDELIS ANDRIA 1928 S.R.L. di Andria (Bt)”. Detto questo, ciò che a noi preme sottolineare è non l’avversione, o l’ostilità, nei confronti della società, quanto piuttosto nei confronti di alcune decisioni del direttore di gara che fortemente hanno indirizzato l’esito del match: non ci risultano aggressioni o maltrattamenti di nessun genere da parte nostra nei confronti di alcun tesserato della Fidelis, che anzi è stata trattata con ospitalità di molto maggiore rispetto a quanto eravamo tenuti a fare. Abbiamo spostato i nostri tifosi nel settore “ospiti”, molto meno capiente, per garantire alla società ospite il giusto seguito di tifosi; abbiamo tenuto, dunque, a che la giornata fosse una festa, in campo e fuori, e riteniamo di aver fatto un buon lavoro, soprattutto se si considera il fatto che per la prima volta ci è capitato di ospitare una società con una tanto gloriosa tradizione. Quello che non ci va giù, è l’impressione che abbiamo, che quando incontriamo squadre blasonate agli occhi di alcuni direttori di gara i nostri sacrifici vadano in secondo piano rispetto alle urgenze d’alta classifica dei nostri ospiti! È successo col Casarano, è successo con la Fidelis, gare in cui abbiamo avuto due arbitraggi nettamente sfavorevoli (abbiamo le immagini a testimoniare quanto sosteniamo); lungi da noi ingenerare sospetti, in quanto crediamo sempre e comunque nella buona fede di chi abbiamo di fronte, parrebbe proprio che qualche “fischietto” soffra di sudditanza psicologica, e non venga poi l’osservatore arbitrale a giustificarsi dicendo, testuale, “vabbè, ma tanto siete messi bene in classifica” (è successo davvero!).
Capitolo tifosi. Spettacolare il colpo d’occhio della tifoseria ospite, che ha gremito come mai prima le nostre tribune, molto meno il contegno che hanno avuto durante il match. Intanto sono da stigmatizzare con forza le parole che hanno avuto nei confronti dell’ex Doumbia: nel corso dell’incontro, infatti, hanno prima sostenuto in coro e a gran voce di averlo visto a Margherita a vendere i CD, poi gli “uh uh uh” più volte intonati squalificano la tifoseria di una squadra che di nobile ha tutto, evidentemente, tranne i supporters; altrettanto poco edificanti le scene in cui, a fine gara inveivano apostrofandolo con i peggiori epiteti, il nostro tecnico. Non certo esemplare, infine, l’assalto dato al bar ai piedi della tribuna, con furti, intimidazioni e gesti poco delicati nei confronti delle ragazze presenti.
La civiltà, cari signori, è altro, e invocare i vertici del calcio regionale a difendere tutto questo, a noi, pare paradossale!
Ufficio Stampa ASD Ascoli Satriano – Elio Gerardo Lavanga
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