La Fidelis Andria si schianta contro il Pizzomunno e lancia alle ortiche la possibilità di vincere il campionato. Il doppio 1-1 nelle due gare di cartello (Gallipoli-Molfetta e appunto Vieste-Andria) lascia inalterate le posizioni nella lotta al vertice, a 180 minuti dalla conclusione della regular season, con i salentini davanti di un solo punto sugli andriesi e alla vigilia delle ultime gare, sulla carta abbastanza agevoli per entrambe le contendenti. Si complicano, invece, le cose sul versante Atletico Vieste la cui rincorsa ai play-off è legata ad un lumicino pressoché spento.
Olivieri, che per la prima volta in stagione aveva a disposizione tutti i giocatori della rosa, lasciava Mandorino in panchina preferendogli Silvestri al centro della difesa, scelta azzeccatissima vista la magistrale prestazione sfoderata dal giocatore sempre impeccabile qualunque ruolo gli sia stato chiesto di svolgere (difensore centrale, esterno basso o centrocampista). Dal lato opposto, Ragno recuperava gli squalificati Colucci, La Fortezza e Moscelli restando orfano del solo Campanella, in via di recupero da uno strappo muscolare.
Dopo una prima fase di studio, al decimo giungeva la prima fiammata della gara quando Moscelli riceveva in area un lancio di La Fortezza e cercava un tiro a giro verso il secondo palo, ma Muscato ci arrivava sventando la minaccia con un gran tuffo sulla sua sinistra. La gara viveva di lanci dalla difesa a cercare la fisicità e la velocità degli attaccanti, ma le soluzioni venivano spesso controllate dalle retroguardie avversarie.
Al 23mo il Vieste recriminava per una trattenuta in area su Salerno in occasione della battuta di un corner, ma il sig. Marcenaro di Genova non riteneva di dover assegnare il calcio di rigore. Nel momento migliore dei locali, gli ospiti passavano in vantaggio: Strambelli calciava una punizione in profondità per Moscelli che girava in area dove Camasta e Muscato non si capivano consentendo a Di Rito di depositare in rete a porta sguarnita. Con la segnatura, l’attaccante andriese raggiungeva Rocco Augelli a quota 18 in vetta alla classifica capocannonieri, accendendo la sfida nella sfida tra gli attaccanti.
Il Vieste subiva il colpo e rischiava di capitolare ancora al 38mo quando l’ennesimo cross di Strambelli da destra trovava l’incornata di Di Rito sventata dall’ennesimo super intervento di Muscato sulla linea di porta.
Gli spogliatoi restituivano un Vieste più concreto che dopo soli 3 minuti andava vicino al pari con un bel tiro dal limite di Ricucci destinato all’angolino dove Leo ci arrivava con la punta delle dita. Due punizioni calciate di poco fuori da Strambelli e da Moscelli facevano da preludio al gol del pari: Rocco Augelli, imbeccato da Colella, saltava prima Lavopa e poi Leo con quest’ultimo che lo agganciava in uscita bassa. Calcio di rigore ed ammonizione del portiere (non espulsione perché l’attaccante viestano non stava puntando la porta). Dagli 11 metri lo stesso Augelli non falliva ripristinando sia la parità nel risultato che nelle gerarchie in vetta alla classifica cannonieri.
La rete, giunta al 25mo della ripresa, galvanizzava ancor più i padroni di casa che andavano vicinissimi al gol del vantaggio con Salerno il cui tiro in precario equilibrio veniva tolto dalla rete da un altro intervento salva-risultato del giovane Leo. Un minuto più tardi Di Rito insaccava su azione susseguente a calcio di punizione ma la terna arbitrale annullava per fuorigioco dello stesso attaccante.
Alla mezz’ora una manata di Moscelli (molto simile al gancio di un pugile) mandava Paolo Augelli in ambulanza al Pronto Soccorso: per lui sospetta lussazione alla mandibola prontamente rientrata e corsa in ospedale per una radiografia di controllo. L’episodio scaldava ancor più gli animi in campo e ne pagava le conseguenze Sollitto, espulso durante il riscaldamento per aver detto qualcosa di troppo a Moscelli mentre usciva dal campo per lasciare il posto ad Albrizio.
La notizia del gol del pareggio del Molfetta a Gallipoli ridava ossigeno alla Fidelis ma l’arrembaggio finale peccava di ordine e di precisione. In una delle tante mischie nate al limite dell’area viestana Morra colpiva con una manata un avversario e veniva spedito anzitempo negli spogliatoi.
Nel giorno in cui vede praticamente sfumare i sogni di raggiungere i play-off, l’Atletico dimostra la sua sportività onorando al meglio l’impegno sotto gli occhi dei tanti tifosi che hanno riempito la gradinata del “Riccardo Spina” nella giornata “pro Vieste”. Il pari contro la corazzata Andria (già eliminata in Coppa Italia) in questa fase decisiva della stagione suona come una vittoria, l’ennesima ciliegina su una splendida torta guarnita da Massimo Olivieri, allenatore che (non dimentichiamolo) lo scorso campionato era seduto sulla panchina del Peschici in seconda categoria.
Atletico Vieste: Muscato, Augelli P. (31st Perlangeli), Stranieri, Ricucci, Silvestri, Camasta, Augelli R. (46st Villani), Simone (5st Mandorino), Salerno, Colella, Morra. A disposizione Piccolo, Sollitto, Rubino, Gentile. Allenatore Massimo Olivieri
Fidelis Andria: Leo, Lavopa, Colucci, La Fortezza, Anglani, Colangione, Strambelli, Logrieco (39st Trotta), Di Rito, Loseto, Moscelli (32st Albrizio). A disposizione Sansonna, Abruzzese, De Paolis, Riontino, Disanto. Allenatore Nicola Ragno
Arbitro Matteo Marcenaro della sezione di Genova, assistenti Marco Dentico e Mirko Angelo Cavallo di Bari
Reti: 26pt Di Rito (FA), 25st Augelli R. rig. (AV)
Ammoniti: Simone, Camasta, Perlangeli, Stranieri (AV), Di Rito, La Fortezza, Lavopa, Leo, Loseto (FA)
Espulsi: Sollitto e Morra (AV)
Sandro Siena
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