Estate calda per il calcio pugliese

Estate calda per il calcio pugliese

Tra riforme, fallimenti e ripescaggi, si va verso una nuova “estate calda” per il calcio pugliese?

Si prospetta un’altra calda estate nel calcio pugliese che, tra un Lodo Petrucci e un altro, potrebbe far rivedere i piani al Comitato Regionale Pugliese della FIGC. L’intento del massimo ente calcistico pugliese sarebbe quello di portare a16 squadre tutti i campionati regionali. Iniziativa lodevole ma che potrebbe cozzare con la classicacaduta di nobili realtà calcistiche, tipica del periodo estivo. Negli ultimi anni è stata una costante: senza andare troppo indietro con la memoria, basti ricordare Martina, Casarano e Andria. Quest’anno, a complicare i piani, si aggiunge anche la riforma della Lega Pro a girone unico, con tante società senza i mezzi finanziari per iscrivere la squadra pronte a far posto ad alcuni team di Serie D.

E proprio nella quarta serie nazionale le pugliesi non se la passano bene:Manfredonia, San Severo e Grottaglie sembrano essere con l’acqua alla gola. Se le due squadre daune potrebbero perfezionare l’iscrizione in extremis, la situazione dei tarantini appare seriamente compromessa, con il presidente D’Amicis che ha consegnato il titolo nella mani del sindaco della “Città delle Ceramiche“, in attesa che qualcuno si faccia avanti o affianchi l’attuale gruppo dirigente.

Di poco migliore la situazione in Eccellenza dove si aspetta l’esito della finale playoff che vede coinvolta l’Andria: se, augurio comune, il team nord barese dovesse approdare in Serie D, lo scenario sarebbe meno tragico. In caso contrario, ci potrebbe essere un pericoloso affollamento (vedi Grottaglie, San Severo e Manfredonia) che potrebbe portare i vertici calcistici a rivedere i piani. Da monitorare la situazionedell’Ascoli Satriano, al momento in dubbio.

E in Promozione? Dalla Promozione non si muoverebbe nessuno, a salire… Solol’Altamura potrebbe prendere il posto dell’Andria. E alle attuali 34 società aventi diritto, considerando presente il Francavilla Calcio (di fatto in fusione con la Virtus, ndr), se ne dovrebbero aggiungere due o tre per completare l’organico che potrebbe essere a 36 squadre, e non a 32 come vorrebbero fare a Bari.

L’auspicio è quello che ognuno rimanga al suo posto, tranne l’Andria, che tutti vorrebbero in Serie D. Con questo scenario tutto filerebbe liscio e non ci dovrebbero essere sorprese. Il rischio serio, invece, è che non tutto andrà per il verso giusto e si assisterà ad una nuova estate rovente.

Umberto Nardella – SalentoSport

laquis

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