Una grande prestazione e il rammarico di non aver portato a casa un punto contro un avversario che fino ad ora ha ammazzato il campionato, vincendo tutte le partite. Al Garibaldi passa, con fatica, il Gravina. Ma l’Apricena offre una grande prestazione ed esce tra gli applausi del pubblico amico, per la prima volta quest’anno. La vittoria ospite per 2 – 0 è maturata solo negli ultimi cinque minuti. Al termine di una gara in cui l’attuale differenza in classifica tra le due compagini non è sembrata evidente. I primi a farsi vedere sono gli ospiti, con una punizione di Chessa dal limite destro, che Colanero accompagna fuori con lo sguardo. Al quarto d’ora Valente chiude in maniera perfetta una diagonale difensiva anticipando Sisalli pronto a ribadire in rete. La Madre Pietra, pur non creando molto in avanti, tiene bene in mezzo al campo . Funziona lo schermo in mediana con De Stasio nel ruolo di ruba palloni. Al 27’ fermata sul nascere una potenziale occasione da gol del Gravina. L’arbitro fischia un fuorigioco a Sisalli, pescato in piena area da Gilfone. Sul finire del primo tempo Cercone, in proiezione offensiva, raccoglie un ottimo assist di Valente, ma gira troppo debole verso la porta di Simone. Si va al riposo con i due portieri mai realmente chiamarti in causa. Nella ripresa il Gravina prova a spingere con più convinzione, ma l’Apricena è sempre attenta. Un cross di Chessa dalla destra, dopo due minuti, attraversa tutta l’area e non trova nessuno alla deviazione decisiva. Al 55’ Sisalli raccoglie un disimpegno sbagliato di Consolazio e calcia da oltre venticinque metri, ma Colanero blocca tranquillo. Il Gravina, pressato alto, rischia su De Nicola al 65’. Il centrocampista, lanciato da Consolazio, per poco non arriva su un retropassaggio sbagliato della difesa ospite. Un minuto dopo Gilfone prova la penetrazione centrale in area apricenese; il suo destro, schiacciato, si spegne sul fondo. L’Apricena risponde con l’ennesima ripartenza di Consolazio. Al 72’ una sua conclusone, ribattuta, arriva ad Amoroso al limite dell’area. Il centrocampista conclude debole e centrale. Nel Gravina entra intanto l’ex Bari La Fortezza. Proprio lui, su punizione, si rende pericoloso a un quarto d’ora dalla fine. Il Gravina vuole la vittoria, ma è pericoloso solo su palla inattiva. Proprio da una sua punizione, ingenuamente causata dall’Apricena, arriva a tre minuti dal 90’ il gol di Albano. La Fortezza pennella in area per il centravanti ospite che da due passi appoggia di testa in rete. L’Apricena prova a ripartire e si scopre. E allo scadere Gilfone, in contropiede, mette i titoli di coda alla gara. Un finale beffardo per un’ottima Apricena. E giovedì si torna in campo per il recupero contro la Rutiglianese. Ma c’è soddisfazione sia nelle parole di mister Rufini che in quelle del presidente Romagnoli.
MADRE PIETRA APRICENA: Colanero, Valente, Prenicpe, De Stasio, Cercone (k), Troisi (Santarelli al 78′), Amoroso, Consolazio (Lange all’85), De Nicola (Mastromatteo al 90′), Pettolino. A disposizione: Profilo, Rufini, Grassano, Galullo. All: Rufini
FC GRAVINA: Simone, Rizzi, Cardano, Baldassarre, Grittani, Chessa, Sisalli (La Fortezza al 60’),Silvestre, Albano, Gilfone (K) (Al 91′ Gernone), Scaringella. A disposizione di mister LOSETO: Cilumbriello, Casareale, Cilifrese, Rifino, Varrisse
Giuseppe Del Fuoco
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