Nella giornata del quarto anniversario dalla morte di Roberto Erario, biancoverdi in rimonta stoppano la marcia dell’Otranto, secondo in graduatoria, salentini che erano imbattuti in trasferta. Gennari-Quarta, doppio autografo da tre punti, termina un mini ciclo da paura, con Leverano, Tricase e appunto Otranto. Nella seconda metà della ripresa parapiglia in tribuna, un fumogeno scatena l’ira di un dirigente, si accende una rissa prolungata con una frangia ultras, a sedare il focolaio le forze dell’ordine.
Cosma costretto ancora agli straordinari, out per squalifica i due centrali difensivi, abbassa Lanzo nelle retrovie e gli affianca De Valerio. Avanti Gennari a sostegno di Scarciglia in un abbottonato 4-4-2. Al 13’ il primo squillo ospite, Palma di testa su traversone di Mele, D’Adamo ripiega in corner. Al minuto 25 topica del giovane De Valerio, scivola rovinosamente, campo aperto per Di Benedetto che serve il tap-in facile a Villani. Avanti Otranto su regalo colossale dei messapici. La risposta biancoverde arriva al 34’, De Nitto apparecchia per la festa e serve Gennari, il quale elude l’intervento di Citto e lascia partire una sassata, Abbracciavento gelato, il parziale torna in equilibrio. Al 39’ Minerba si invola sull’out destro, il suo servizio è preciso ma Lanzo mura la conclusione di De Vito.
Nella ripresa il Manduria spaventa i salentini, ancora Gennari dai 20 metri prova un lob da quadretto, ma lo spiovente non si abbassa a sufficienza. Poi Gatto dall’out destro, la sua conclusione si spegne oltre il montante. Al minuto 36, Dario Quarta si mette in proprio, si incunea in area e fulmina Abbracciavento, sfera che bacia la traversa interna e gonfia la rete. Nell’ultimo quarto d’ora i messapici abbassano il baricentro, Otranto alla disperata ricerca del pari. Palma in acrobazia fa saltare le coronarie a D’Adamo, poi De Vito nell’area piccola conclude debolmente, l’estremo difensore biancoverde allunga la traiettoria della sfera. Sei minuti di extra-time non bastano all’Otranto per evitare il primo ko esterno.
Il Manduria respira a pieni polmoni e sale a quota 13 in classifica, festa poi guastata dagli atti poco ortodossi in gradinata. Rissa tra una frangia ultras e un dirigente biancoverde, l’accensione di un fumogeno durante la gara, ha scatenato la reazione abbastanza colorita di un rappresentante della società. A spegnere la prolungata diatriba le forze dell’ordine, che hanno ristabilito la quiete. Condotta dei tifosi, (uso di fumogeni) idonea ad addebitare ulteriori sanzioni disciplinari alla società, atto che ha provocato una reazione maldestra, violenta e ingiustificabile di un dirigente della compagine messapica.
Manduria: D’Adamo, Massari, P. Mero, (17’st Distratis) Erario, Lanzo, De Valerio, Gatto, (39’st Fiorenti) Quaranta, Scarciglia, Gennari, (16’st Quarta) De Nitto.
A disp: De Marco, Tripaldi, Bianco, Lionetti. All. Cosma.
Otranto: Abbracciavento, Minerba, Mele, Serra, (8’st Setreanu) Nestola, Citto, Palma, Mariano, De Vito, Villani, De Benedetto, (8’st Solombirno).
A disp: Potenza, Schito, Montefusco, Saracino, Pati. All. Salvadore
Note disciplinari
Ammoniti: D’Adamo, De Nitto (M); Minerba, Citto, De Vito (O)
Espulso Nestola al 48’ della ripresa
Arbitro: Natilla di Molfetta
Mario Lorenzo Passiatore – lavocedimanduria
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