Illusorio per i neroverdi il vantaggio di Bonasia, e domenica già sfida decisiva contro il Castellaneta. Già finito l’effetto Di Venere?
Terza sconfitta consecutiva per i neroverdi, che escono pesantemente battuti (3 – 1) anche da Casarano, e questa volta non certamente per colpa dell’arbitro.
Già, perché ieri nel profondo leccese Modesto e compagni hanno perso per propri demeriti, dimostrando di non essere all’altezza di una compagine, quella di mister Toma, che naviga nei bassifondi della classificata ma rigenerata dagli arrivi in settimana di giocatori di esperienza come Tedesco, Carminati, Negro, Puglia, Zaminga e Sportillo. E non è un caso che ad affossare i bitontini nel secondo tempo siano stati proprio i primi due citati.
Al “Capozza”, insomma, si è visto ancora un Bitonto opaco, deludente, lontano parente di quello ammirato fino a tre domeniche fa. Che non ha saputo sfruttare il vantaggio di Bonasia dopo 18′, che ha dimostrato di avere ancora una difesa colabrodo (la peggiore del campionato, con ben 21 reti incassate in 13 partite, di cui 8 nelle ultime 3), un attacco decisamente sterile (soltanto 12 i gol messi a segno, di cui 5 da Terrone), di non poter fare a meno di alcuni uomini come Roselli e Mastrolonardo (ieri assenti per squalifica, e lo saranno anche domenica), di aver bisogno ulteriori e significativi rinforzi, che fino ad ora si sono limitati soltanto al portiere Nuzzo. Anche perché – come spesso hanno insegnato queste categorie – a dicembre inizia sempre un nuovo campionato, e il Bitonto non deve farsi trovare impreparato.
E pensare che la domenica bitontina era iniziata nel migliore dei modi perché, dopo alcuni pericoli iniziali – traversa di Tedesco al 12′ – è stato Bonasia a sbloccare il risultato con un furbesco calcio piazzato da fuori area che non lascia scampo a Pellegrino. I padroni di casa, però, sospinti da Tedesco, Negro e Carminati, non si scompongono e, dopo aver rischiato di subire il raddoppio, trovano il pareggio al 37′ con una sfortunata autorete di Triozzi che, braccato da Tedesco, insacca alle spalle di Nuzzo un cross in mezzo di Negro.
Nella ripresa, poi, i rossoblu hanno alzato ulteriormente i ritmi e, per i ragazzi di mister Di Venere – che per l’occasione ha rispolverato Daddario in mezzo alla difesa accanto a Montrone dirottando Naglieri in panchina – c’è stato parecchio da soffrire, tanto da crollare sotto i colpi di Carminati al 23′ e diTedesco al 41′. E a nulla sono serviti i lampi di Palazzo, uno dei pochi a non demeritare nel buio pomeriggio leccese.
L’effetto Di Venere, dunque, è gia finito? Difficile dirlo, anche se purtroppo i numeri parlano chiaro e disegnano un Bitonto in evidente difficoltà e che deve assolutamente invertire la rotta. Anche perché la classifica, 12esimo posto, non sorride.
Ecco perché la sfida salvezza di domenica contro il Castellaneta (tre punti sopra i neroverdi) al “Città degli Ulivi” è già decisiva.
Michele Cotugno Depalma – DaBitonto
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