Il presidente: «Noi salvi con merito, ora speriamo che qualcuno ci affianchi»
«Abbiamo rispettato quelli che erano gli obiettivi prefissati al taglio del nastro della stagione sportiva 2014/2015, ossia la conquista di una salvezza senza particolari difficoltà e la valorizzazione dei tanti giovani calciatori che possiamo vantare nel nostro organico. Quindi il bicchiere al termine dell’annata agonistica è mezzo pieno». Ci sono soddisfazione ed entusiasmo nel bilancio dei nove mesi vissuti in Prima Categoria, con annessa permanenza nel torneo, nelle parole di Rino Manzi, presidente dell’Audace Barletta, formazione della nostra città fondata nel 1958 da suo padre, il compianto Peppino Manzi.
La squadra biancoblù ha terminato il girone A di Prima Categoria con 39 punti complessivi, una salvezza raggiunti con tre turni di anticipo sui 32 complessivi e il settimo posto finale in coabitazione con la Nuova Andria: ragazzi barlettani in rosa, una marcia casalinga inarrestabile e un gruppo compatto nella ricetta della società, ammette Manzi. «La squadra è sempre stata unita e ha saputo far forza sul collettivo per togliersi delle belle soddisfazioni durante il cammino stagionale. I complimenti vanno condivisi con mister Fabio Filomeno e l’intero staff tecnico, che hanno portato avanti un ottimo percorso. Al “Manzi-Chiapulin” abbiamo avuto un rendimento davvero positivo, quasi da piazzamento playoff».
La vera sfida estiva dell’Audace Barletta, come la storia insegna, è quella di programmare al meglio la stagione che verrà, facendo i conti da un lato con le poche strutture a disposizione e dall’altro con la necessità di millesimare i bilanci: «Iscrivere la squadra ogni anno rappresenta un importante sacrificio-sottolinea Manzi-ma cerchiamo sempre di dare continuità a una società con oltre 50 anni di storia. Speriamo che qualcuno decida di affiancarci nella prossima avventura in Prima Categoria e di entrare a far parte della famiglia dell’Audace Barletta».
LUCA GUERRA – BarlettaViva
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