A.S.D. San Marco: gente che va, gente che viene

A.S.D. San Marco: gente che va, gente che viene

Tra addii al veleno e acquisti mirati s’infiamma il mercato dei celeste-granata in vista della probabile Promozione

Sono giorni di fuoco in tutti i sensi quelli che sta vivendo l’A.S.D. San Marco ancora ignara del futuro che l’attende, essendo, questa “benedetta” Promozione, un’ansiosa spada di Damocle che continua a pendere sulla testa della società del presidente Tommaso Martino. Ma a surriscaldare ulteriormente, il già arroventato clima di queste ore, è il calciomercato, che tra arrivi e partenze eccellenti ha scatenato in città un vero e proprio dibattito sulle decisioni prese in casa celeste-granata.

CAPITOLO PROMOZIONE. Con la riforma di questo campionato (si passerà dalle attuali 18 alle 16 squadre della imminente stagione) e la conseguente riduzione dei posti disponibili, anche aver vinto (meritatamente) i play off potrebbe non bastare. Questo perché, di diritto, nella “Serie B Pugliese” ci andrebbe solo la vincitrice del campionato (l’Audace Cerignola) mentre alla vincitrice dei play off non resterebbe che aspettare l’eventuale rinuncia o fusione tra due o più squadre. Ed è quello che in realtà sta succedendo per il San Marco che resta alla finestra sperando che ciò accada. Attualmente le due società più in difficoltà sembrano il Monte Sant’Angelo e l’Ascoli Satriano (retrocesso dall’Eccellenza), ma, mentre i primi sono sulla strada dell’iscrizione in Promozione, sul fronte ascolano è calma piatta e ciò autorizza, a ragion veduta, un più che velato ottimismo sul passaggio di categoria per gli uomini del neo direttore sportivo Michele Ianno, ottimismo che si riflette inevitabilmente sulle scelte di mercato che la società ha intrapreso e che fa pensare che da Via Rodi abbiano notizie più che fondate (azzardiamo un buon 90%) sull’ormai imminente annuncio della Promozione dell’A.S.D. San Marco, altrimenti non si spiegherebbero nemmeno i festeggiamenti in pompa magna, con tanto di caroselli in città, e il mega ricevimento nella villa del neo DS a pochi giorni dalla storica vittoria sul Reali Siti Stornarella.

CAPITOLO ACQUISTI. Ma, come anticipato, ciò che più sta accendendo la piazza è il calciomercato sia in entrata che in uscita, specie in quest’ultima settimana in cui hanno parlato tutti e si è detto tutto ed il contrario di tutto. Partiamo chiaramente dagli arrivi che hanno caratterizzato ed infiammato l’ambiente celeste-granata: il più eclatante è sicuramente quello “sbarcato” dall’altra sponda del “Canalone”: il jolly d’attacco Matteo “Pato” Ramunno, una vita con gli “odiati” cugini della Polisportiva e ora a completo servizio della causa celeste-granata. Intriganti, in prospettiva, anche gli arrivi degli esperti Giovanni Camillo (centrocampista) e soprattutto Giuseppe Catalano (attaccante) nonché del promettente “under” del Manfredonia Stefano Barbone (centrocampista) e l’inserimento in prima squadra del giovanissimo Emanuele Bondini, direttamente dalla cantera celeste-granata. Da non sottovalutare, le riconferme di parte degli “storici” che hanno scelto di rimanere ancora nel San Marco, su tutti il bomber Michele Coco.

CAPITOLO CESSIONI. Ma, se gli arrivi hanno acceso gli animi di tifosi e addetti ai lavori dell’A.S.D. San Marco, ciò che ha letteralmente incendiato il clima in casa celeste-granata e di riflesso, in tutta la città, sono le partenze, le cessioni, gli addii, gli allontanamenti forzati (ognuno dalla propria prospettiva scelga come chiamarli) di alcuni pezzi da 90 e protagonisti delle tre promozioni consecutive che hanno portato i garganici, in altrettanti anni, alla soglia della Promozione. Del più inaspettato e discusso se n’è già parlato (vedi focus), ovvero quello del bomber Elia Gravinese che non risparmia sui social network di menare frecciatine all’ormai ex squadra, rea di averlo messo alla porta troppo presto in luogo di “Suarez e Ibrahimovic” come più volte scritto sarcasticamente dallo stesso attaccante sipontino su Facebook.

Costretti “cortesemente” a trovare squadra anche gli altri eroi di stagione, il portiere Antonio Coppola e l’attaccante Giuseppe Guerriero, colui che ha sbloccato la finalissima play off ed autore di ben 11 reti in campionato.

Alla “black list” si aggiungono anche i nomi di Antonio Daniele e Michele De Cata (nella foto-copertina), i più dolorosi da un punto di vista anche “sentimentale”. Pure loro si sono affidati a Facebook per esprimere tutto il proprio risentimento per le scelte della società: “Voglio spiegare una volta per tutte quello che è successo – dice Daniele – non sono andato via per mia spontanea volontà, mi ci hanno costretto, dicendo, ‘o questo o ciao’ , siccome con quei soldi facevo fatica a comprare le patatine ho detto ciao!” tuona l’ormai ex centrocampista granata.

Sulla stessa lunghezza d’onda Michele De Cata: “Oggi il treno è arrivato a destinazione sono stati 3 anni ricchi di emozioni e vittorie nel mio bel paese, da oggi non faccio più parte della ‘grande famiglia’ purtroppo come dice la ‘Società’, che poi è uno solo che comanda tutto il ‘giocattolo’, non sono idoneo per la categoria. Ringrazio tutti i miei amici con cui ho giocato quelli veri e alcuni dirigenti in particolare” conclude lo storico attaccante celeste-granata che ha anche elegantemente declinato l’invito di entrare in società con un ruolo tecnico.

Un calciomercato in uscita che farà certamente e ancora discutere a lungo, tant’è che la società in mattinata, tramite le parole del DG Bruno Augello, ha diramato in tutta fretta, una nota in cui si spiegano i vari motivi per cui ci si è privati di questi importanti giocatori: “Comprendiamo il dispiacere, evidentemente segno che nella nostra grande famiglia si sta bene, ma non condividiamo forme e modi di chi fino a pochi giorni fa era con noi a festeggiare, giustamente, le gloriose vittorie che nessuno mai cancellerà. Abbiamo un progetto ambizioso in base al quale siamo costretti a fare delle scelte e un budget in base al quale facciamo e faremo le nostre proposte” si legge in conclusione di nota.

E’ inutile aggiungere che, tutti i ragazzi “in uscita” e in questione, hanno ricevuto, leggendo i commenti ai loro rispettivi post, la solidarietà della maggior parte degli scriventi, anch’essi meravigliati dalle circostanze in cui, loro malgrado, sono venuti a trovarsi i suddetti ex celeste-granata.

Scomode situazioni insomma, che, insieme a quella del deferimento del presidente e della multa salata (vedi focus), potrebbero sfuggire di mano e minare l’apparente tranquillità societaria, alla vigilia di un’importante svolta non solo per la A.S.D. San Marco ma anche per la stessa città.

Felice La Riccia

laquis

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