Foggia bello, parzialmente, e addormentato. Catanzaro ringrazia

Foggia bello, parzialmente, e addormentato. Catanzaro ringrazia

Pari 1-1 all’esordio casalingo stagionale. Al gol di Iemmello risponde Ricci  per il pareggio definitivo. Buona risposta del pubblico con 7500 spettatori.  

Il Foggia non riesce a regalare la prima emozione della stagione ai propri tifosi. Davanti a 7500 spettatori circa la squadra di De Zerbi incappa in una giornata particolarmente storta, soprattutto dal punto di vista della precisione. Nonostante la soddisfazione del tecnico (a fine partita sosterrà che quella contro il Catanzaro, probabilmente, è stata la miglior partita da quando allena il Foggia), c’è l’impressione che qualcosa non sia andato per il verso giusto. Partiamo dal principio. Gara subito rognosa per il Foggia che, però, mantiene il possesso del gioco sin da subito. Il Catanzaro si chiude in difesa (scelta tecnica spiegata dal mister D’Urso in conferenza stampa) e non concede nulla ai rossoneri. Ma al 4’ una deviazione di Iemmello su tiro errato di Riverola potrebbe rivelarsi decisiva, risponde bene Scuffia. Gara che si trascina fino al termine della prima frazione di gioco senza chiare occasioni da rete, anche se Gigliotti in pieno recupero illude lo Zaccheria con un colpo di testa che si spegne di poco al lato.

La ripresa è diversa, almeno all’inizio. Il Foggia copmincia a “pigiare” sull’acceleratore e inizia ad esaltare i riflessi di Scuffia, portiere del Catanzaro. Agostinone sceglie il destro, non il suo piede naturale, ma il guardiapali calabrese arriva all’angolino basso mettendo in angolo. Sullo stesso tiro dalla bandierina uno schema “cestistico” manda Iemmello al tiro, con salvataggio della difesa ospite sulla linea. Al 53’ il gol del vantaggio rossonero. Sarno prova a fare tutto da solo ma non riesce a trovare il tempo giusto per calciare in porta, poi alla fine inventa l’assist prezioso, in mezzo a 4 uomini, per Iemmello che si fionda sulla palla filtrante e con un pregevole “colpo sotto” batte Scuffia. Il bomber va sotto la sud ma non festeggia per via della sua carta d’identita. Nativo di Catanzaro è tifosissimo della squadra della sua città, anche se l’ha punita per la seconda volta in due stagioni consecutive. Dopo il gol, sugli spalti, c’è il sentore che il Foggia possa prendere il largo, ma la risposta in campo è deludente. Agnelli e compagni si “siedono” sul vantaggio, D’Urso azzecca due cambi con gli ingressi di un applauditissimo Agodirin e Taddei e il Catanzaro arriva al pareggio con un colpo di testa di Ricci all’83’. Nel finale Iemmello, spostato a sinistra con l’ingresso di Viola, prova a colpire dalla distanza ma i pugni di Scuffia evitano il peggio per i calabresi, anche successivamente su Agnelli, sempre dalla distanza e al 94’ su Viola che, su cross di Sarno, colpisce di testa sotto la traversa, trovando ancora la risposta attenta di Scuffia. Termina 1-1 con la consapevolezza di aver rialzato la testa dopo la batosta di Pagani, ma l’altrettanta certezza di aver gettato alle ortiche una gara quasi vinta.

Fabio Lattuchella

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