Il risultato finale (5-2) non tragga però in inganno, il Donia ha dilagato solo nel finale sfruttando alla perfezione gli ampi spazi lasciati dagli avversari sbilanciati in avanti alla ricerca del pari.
La fase di studio dura solo 10′, alla prima occasione i sipontini si portano in vantaggio con La Porta che realizza dagli 11 metri. Ma 3′ più tardi l’ex Giglio “gela” il Miramare e sigla il momentaneo 1-1. La gara è piacevole, gli uomini di Vadacca fanno la partita ma gli ospiti si difendono con ordine e ripartono timidamente. Il Donia gioca bene ma l’assenza di un vero rifinitore tra le linee pesa come un macigno, così come le incertezze del reparto difensivo sulle palle inattive. Ad inizio ripresa i biancorossi spingono per cercare il vantaggio, ma si lasciano sorprendere all’8′ sugli sviluppi di un corner che Bruno concretizza di testa. Ora inizia un’altra gara: gli ospiti si innervosiscono, fioccano i gialli, si riversano in avanti ma la strada è in discesa per il Donia.
Al 69′ la svolta, l’ingresso in campo di De Rita rompe gli equilibri. Suo lo splendido gol al 73’ed i due assist al bacio che mettono in condizione La Forgia e Pellegrino di chiudere i conti definitivamente. In mezzo l’ennesima dormita generale su palla inattiva che consentiva a Lucchese di riaprire il match.
E’ un altro Donia ora, con La Porta leader indiscusso, in riva al golfo si sognano scenari più rosei.
Stefano Favale
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