L’Altamura, dopo un inizio di stagione travagliato (allenatori esonerati, giocatori che andavano e venivano) pare aver finalmente trovato la quadratura del cerchio e la squadra biancorossa vola verso l’alto.
La truppa di Onofrio Fino è al momento seconda in classifica (in condominio con Casarano e Vieste) e sogna un finale di stagione avvincente. Nell’ultima uscita, al “Ventura” di Bisceglie, i biancorossi hanno vinto per 1-0 contro l’Unione Calcio Bisceglie rovinando, nei fatti, l’esordio sulla panchina di Francesco Bitetto. A segnare il gol partita, per i murgiani, ci ha pensato quel Alessandro Curci arrivato nel mercato dicembrino dal Mola dove aveva disputato la prima parte di stagione. Curci, professione esterno d’attacco, è classe 1996 ed è alla primissima esperienza nel mondo dei “grandi” dopo la bella esperienza con la Primavera del Bari dove è arrivato alla fase finale del campionato. Il giovane barese ha segnato contro l’Unione la terza rete stagionale in maglia altamurana ma la prima rete davvero decisiva dopo le reti messe a segno contro Mola (gol dell’ex) ed Hellas Taranto. In esclusiva, ai microfoni di calciowebdilettanti, lo abbiamo sentito in merito alla gara di domenica contro l’Unione Calcio ma anche su quello che è il futuro ma non solo.
Alessandro Curci, domenica a Bisceglie sei stato il match-winner. Che partita è stata?
Domenica è stata una gara difficile, su un campo ostico e con condizioni meteorologiche avverse. Siamo stati bravi a sfruttare il vento a favore del secondo tempo, concretizzando le occasioni create.
La vittoria vi lancia al secondo posto a, però, 10 punti dal Gravina. A questo punto pensi che l’obiettivo dell’Altamura debba essere consolidare la posizione playoff e pensi ci siano margini per rientrare anche sul primo posto?
Noi rimaniamo con i piedi per terra e l’obiettivo primario sono i playoff, ma sognare non costa nulla e se continuiamo a lavorare come stiamo facendo, potremmo toglierci grandi soddisfazioni.
Infine, vorrei chiederti: quest’anno per te è la primissima esperienza dopo il Bari Primavera. Cosa hai notato di diverso tra il mondo delle giovanili ed il mondo “dei grandi” seppur a livello dilettantistico?
Il campionato primavera è una vetrina importante per i giovani che si accingono a intraprendere la carriera del calciatore e sicuramente per me è stata un’esperienza fantastica. Quando entri a far parte in seguito di una prima squadra, giocando con calciatori che per anni hanno militato tra i professionisti, con una tifoseria esigente e con la pressione della classifica, sicuramente si notano le differenze tra i due campionati. Inoltre, l’eccellenza è un campionato sicuramente più duro che ti forma sia caratterialmente che fisicamente. Spero che l’esperienza che ho iniziato quest’anno sia la prima di tante altre, magari tra i professionisti.
ANTONIO GENCHI
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