Fasano battuto 1-0. Rete decisiva di capitan Dipasquale: “E’ un emozione unica, ho i brividi”
E’ la notte dell’Audace, è la notte del capitano Gigi Dipasquale, è la notte della truppa di mister Gallo, è la notte dei 1.000 cuori gialloblu che hanno gremito e colorato il “Vicino” di Gravina. La polaroid della serata è la corsa sfrenata del capitano Dipasquale dopo il gol, arrampicatosi con tutto la forza e la passione per “abbracciare” i suoi tifosi. Negli anni, il numero 9 ofantino si ricorderà la magica notte di Gravina, della finale vinta dall’Audace grazie al suo gol.
Mister Gallo non ha tradito le attese, scegliendo l’undici tipo:Marinaro in porta, Matera, Colangione e Borrelli in difesa; Schiavone e Amoruso in mediana conMonopoli e Colucci Sebastiano sulle fasce. Davanti spazio al tridente pesante Morra, Dipasquale eLasalandra. Il Fasano risponde con un 4-4-2, cercando contenimento e ripartenze in campo aperto. Le prime battute fanno preferire i biancoazzurri di mister Laterza. Amodio impegna severamenteMarinaro da calcio piazzato. L’Audace è contratta, forse sente la pressione e l’importanza della posta in palio. Al minuto 15, Massimo Ancona colpisce di testa dagli sviluppi del corner, la palla sbatte suAmoruso e termina sul fondo. Pericolo scampato ma l’Audace non riesce a rispondere. E allora, è ancor il Fasano a far gridare al gol i suoi supporter. Minuto 28, Laguardia arma il destro dalla trequarti,Marinaro deve ancora volare per rifugiarsi in angolo. Dieci minuti dopo è Nicola Ancona a provarci con un gran tiro da fuori: solo esterno della rete. Sul tramonto del primo tempo, mister Gallo deve rinunciare a Colucci Sebastiano (sospetto stiramento) e decide di utilizzare la carta Flavio Amoruso, arretrando Lasalandra nei quattro dei centrocampo: mossa azzardata che porterà, nel corso del secondo tempo, i suoi frutti.
Nella ripresa, infatti, c’è tutta un’altra Audace in campo. Schiavone porta la benzina per incendiare il “Vicino” di Gravina sponda gialloblu, con un sinistro dal limite: largo ma non di molto. E’ la giusta scossa per cominciare il secondo tempo all’arrembaggio. Cinque lancette d’orologio dopo, è Morra a creare la seconda emozione gialloblu. Tiro potente, deviato da un difensore biancoazzurro, con il pallone fa la barba al palo, graziando la porta di Lacirignola. Il Fasano è alle corde, il gol dell’Audace è nell’aria. E infatti, eccola la polaroid vincete. Minuto 65, angolo di Lasalandra, Dipasquale si crea lo spazio vitale in area, salta e con un’inzuccata tanto forte quanto precisa, gonfia la rete del Fasano. L’urlo dei 1.000 tifosi ofantini è infinito, lo stadio trema. Panchina in campo, gioia alle stelle e quella corsa di Dipasquale per prendersi il calore del suo pubblico, letteralmente impazzito di gioia. La gara praticamente finisce qui. Il Fasano non riesce ad abbozzare un’azione offensiva degna di nota, mentre l’Audace prova a mettere in cassaforte il risultato. Schiavone, Morra, Amoruso: triangolo perfetto al minuto 80, con Flavio bravo a tagliare sul primo palo e ad anticipare Pistoia ma la palla esce per una questione di centimetri. E’ l’ultima emozione. L’Audace gestisce senza alcun patema gli ultimi cinque minuti di recupero, fino al triplice fischio.
Dopo è solo festa a ritmo di “chi non salta“, selfie in campo, foto con la coppa e tifosi in estasi. E’ la seconda finale dell’era Grieco vinta dall’Audace. Ma questa contro i rivali storici del Fasano ha un sapore particolare. Questa finale resterà a lungo nei cuori dell’Audace Cerignola.
Fabio Trallo – inviato a Gravina per cerignolaviva.it e calciowebdilettanti.it
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