Casarano, il presidente Filograna puntualizza: “Non ho preso la squadra per generare violenze. Dal 24 novembre ad oggi…”

Casarano, il presidente Filograna puntualizza: “Non ho preso la squadra per generare violenze. Dal 24 novembre ad oggi…”

Caos a Casarano. A poche giornate dal termine della stagione, la piazza salentina vive ore confuse con una sorta di guerriglia tra la società rossoblù e la sua tifoseria.

In questo contesto è arrivato un lungo e preciso comunicato del presidente salentino Eugenio Filograna che ha fatto un riepilogo di quello che è accaduto a lui e alla società dal 24 novembre, data dell’avvento in panchina di Toma.

Ecco il comunicato ufficiale del presidente del Casarano raccolto dalla pagina ufficiale Facebook della società: “Ho letto tutto quello che avete scritto e ritengo doveroso dare una spiegazione più esauriente per evitare che passi una versione distorta.

I FATTI:
• Il 24/11/2015, pochi giorni dopo l’ ufficializzazione dell’arrivo di mister Toma, durante il primo allenamento, vi è stata una dura contestazione. In quell’occasione alcuni tifosi, oltre agli insulti, hanno sfogato la loro rabbia danneggiando un cancello che consente l’accesso dalla tribuna laterale agli spogliatoi, nel tentativo di raggiungere gli spogliatoi per fare casino.

• La domenica 29/11/2015, in occasione della partita Bisceglie – Casarano, una trentina di tifosi hanno sfondato la recinzione del campo ospitante, danneggiandolo, intimando ai nostri giocatori di togliere la maglia di giuoco e tirando uno schiaffo ad un nostro calciatore.
Grazie all’intervento dei dirigenti della squadra locale, del nostro responsabile della sicurezza e degli steward della squadra del Bisceglie, i nostri giocatori sono riusciti a chiudersi nello spogliatoio ed evitare ulteriori conseguenze. Gli stessi tifosi sono poi stati allontanati dalle forze dell’ordine.

• Nell’occasione sopra descritta, all’arrivo del pullman a Casarano, alcuni tifosi si facevano trovare all’ingresso degli spogliatoi e con aggressività intimavano alla dirigenza di dimettersi immediatamente. I toni e i chiari intenti violenti erano tali che i dirigenti si dovevano chiudere all’interno dello spogliatoi in attesa dell’arrivo dei Carabinieri.

• In occasione della partita presso il Capozza del 31/01/2016 alcuni tifosi volevano uscire dallo Stadio nell’intervallo – cosa che le Forze dell’Ordine giustamente vietano per motivi di sicurezza. Un tifoso ha però deciso di fare di testa propria ed ha preteso di uscire, arrivando a strattonare il volontario che controllava appunto che nessuno uscisse (salvo emergenze). Il volontario ha reagito – probabilmente esagerando nella reazione (ed ovviamente istigato)- ed il tifoso è stato colpito al volto. Ad oggi quel tifoso ha già fatto mandare una lettera legale all’Associazione Casarano Calcio perchè lo risarcisca dei (presunti) danni subiti!

• La segretaria dell’Associazione riceve continuamente insulti e minacce (chiaramente connessi all’attività presso la Casarano calcio) e per ben 2 volte le sono state tagliate le gomme della macchina parcheggiata sotto casa, sicchè – non avendo questa nemici né altre attività- è improbabile che si tratti di eventi scollegati dalla squadra.

• In occasione della partita a Barletta, alcuni tifosi mi hanno chiesto un contributo per potersi recare in trasferta a vedere la partita. Ho contribuito perché potessero affittare quattro pullman. Alcuni di questi tifosi hanno utilizzato l’occasione per creare ulteriori danni, arrivando a fare scoppiare delle bombe carta, con conseguente sanzione da parte della Lega Calcio.
Nella stessa occasione un ufficiale dei Carabinieri – di cui non voglio fare il nome- mi ha contattato segnalarmi la non tollerabilità e la pericolosità dei comportamenti violenti di parte della tifoseria casaranese e la necessità di un intervento dell’Associazione Casarano Calcio per un maggiore controllo sulla sicurezza.

• In occasione degli allenamenti di martedì 23 febbraio un nutrito gruppo di tifosi, alcuni dei quali in rappresentanza delle più note tifoserie, è regolarmente entrato agli allenamenti all’interno della curva Nord dello stadio Capozza. E fin qui tutto normale.
Hanno iniziato una contestazione verbale molto accesa, condita da epiteti, ingiurie e offese nei confronti di tutti, me compreso.
Circa una decina di persone ha poi iniziato a minacciare anche di passare alle vie fisiche se la squadra fosse stata allenata da Mister Toma.
I calciatori ed il mister erano comprensibilmente spaventati e sono stato contattato in diretta per decidere il da farsi.
Ho visto personalmente la scena attraverso un video skype ed era evidente che se l’allenamento si fosse svolto come di consueto, ossia con mister Toma, avrei messo a rischio l’incolumità del mio staff.
Ho quindi consigliato che Mister Toma non allenasse e che fosse svolto un allenamento “di facciata” per tranquillizzare i tifosi.
Trovo questo comportamento grave ed inqualificabile e non comprendo come gli autori possano ritenere che non ci siano state forme di violenza.
La violenza non si manifesta solo con le botte ma anche con minacce che, ingenerando timore, inducono qualcuno a fare qualcosa difforme dalla sua volontà.

• Il peggio è quindi stato scongiurato solo evitando che il Mister facesse il suo lavoro. Già questo mi pareva inaccettabile ed incivile ma pensavo che non ci fosse altro.

• Invece a fine allenamento venivano riscontrati i seguenti danni nel settore Curva Nord dove erano appunti stazionati i tifosi:
1. danneggiamento dei bagni con rottura di un lavandino
2. tentativo di apertura di una porta che consente l’accesso dalla curva nord agli spogliatoi tramite una sbarra presa dai bagni.
3. Danneggiamento dell’aggancio della serratura della suddetta porta.
La Casarano Calcio dovrà quindi sistemare i danni.

• Il tutto senza considerare i messaggi privati che ricevo– sia sul telefono che via Facebook- con insulti irripetibili e minacce anche di tipo fisico, tra cui anche incitazioni al suicidio.

AMMENDE della FIGC

Di seguito elenco ammende inflitte alla società Casarano Calcio per i comportamenti di parte della tifoseria solo negli ultimi 3-4 mesi. Specifico che quelle che seguono sono le motivazioni contenute sui verbali sanzionatori:

Euro 300,00 CASARANO CALCIO S.R.L. Propri tifosi lanciavano numerosi rotoli di carta senza conseguenza e colpivano con sputi un tesserato della squadra avversaria. (GARA 1/11/2015)

Euro 400,00 CASARANO CALCIO S.R.L. Propri tifosi colpivano ripetutamente con sputi un assistente dell’arbitro. (1º RECIDIVA) (GARA DEL 8/11/2015)

Euro 600,00 CASARANO CALCIO S.R.L. Propri tifosi lanciavano un fumogeno in campo senza conseguenze. A fine gara circa 30 tifosi tentavano di accedere nello spogliatoio della medesima società per aggredire i calciatori ed i dirigenti ivi presenti. I predetti sostenitori venivano bloccati dalle forze dell’ordine e dai dirigenti di entrambe le società. (GARA DEL 29/11/2015)

Euro 800,00 CASARANO CALCIO S.R.L. Propri tifosi colpivano ripetutamente con sputi un assistente dell’Arbitro (2^ RECIDIVA). i medesimi sostenitori facevano esplodere 5 petardi all’interno del terreno di gioco senza conseguenze. (GARA DEL 6/1/2016)

Euro 600,00 CASARANO CALCIO S.R.L. Propri tifosi facevano esplodere un petardo in campo senza conseguenze. I medesimi sostenitori accendevano quattro fumogeni sugli spalti senza conseguenze (2^ RECIDIVA). (GARA DEL 24/1/2016)

Euro 400,00 CASARANO CALCIO S.R.L. Propri tifosi facevano esplodere in campo due petardi senza conseguenze (1^ RECIDIVA). (GARA DEL 21/2/2016)

Voglio precisare che non c’è solo l’aspetto economico – che comunque non è irrilevante dal momento che non ho risorse illimitate! – ma c’è proprio un’ansia ed un’esasperazione continua.

Mi sono veramente limitato a riportare pochi episodi giusto per fare comprendere il clima.

Tutto questo comporta:
1. che lo spirito associativo e sportivo è stato snaturato e gli avvenimenti sportivi diventano un occasione per violenza di gruppo e atti di vandalismo

2. che i calciatori e lo staff non riescono a lavorare sereni e sono sempre sotto tensione

CONCLUSIONE:
1. non è stato un singolo episodio ma un reiterarsi continuo di episodi, di cui l’ultimo ha rappresentato solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso

2. non ho deciso sulla base del racconto di qualcuno che ha distorto i fatti ma ho sempre preso informazioni da più parti, facendo controlli incrociati e spesso anche guardando personalmente gli eventi. Peraltro i fatti sono anche descritti sui verbali sanzionatori della Lega Calcio

3. non ho preso la squadra ed accettato di spendere moltissimi soldi per generare violenza, insoddisfazione e danni

4. quando mi reco nel mio Salento non voglio pensare a dovere predisporre la sicurezza per la mia incolumità fisica ma vorrei solo pensare di andare in un posto bellissimo e godere delle meraviglie della natura”

ANTONIO GENCHI 

Antonio Genchi

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