Quando due piazze molto diverse si uniscono in un unico abbraccio. E’ il caso di Altamura e Castellaneta che si uniscono nel ricordo di Domenico Martimucci, il calciatore altamurano tragicamente morto nell’agosto 2015.
Domenica, sul manto erboso del “Tonino D’Angelo” si giocherà la partita tra Altamura e Castellaneta. Due squadre separate da tantissimi punti in classifica ma accomunate nel ricordo di questo ragazzo, andato via troppo presto.
Domenico Martimucci è un giocatore del Castellaneta. Uno dei tanti ragazzi che per qualche centinaia di euro al mese si allena e gioca per dar vita alla propria passione: il calcio. Domenico è un calciatore di talento, indossa la maglia numero 10 ed è soprannominato affettuosamente dai compagni lo “Zidane” altamurano per le sue movenze che ricordano l’asso francese ex Juve e Real Madrid.
Tutto procede per il meglio fino a quel tragico 5 marzo. Domenico è ad Altamura (sua città natale) con alcuni amici in una sala giochi che viene fatta bersaglio di un attacco dinamitardo da parte di alcuni balordi. Domenico riporta la peggio e viene ricoverato d’urgenza al Policlinico di Bari. Tutto il mondo del calcio pugliese, e non, si stringe attorno a questo ragazzo che non lotta più per un gol e un bel passaggio ma lotta tra la vita e la morte. A livello regionale il più presente è il suo grande amico nonchè capitano del Bari, Francesco “Ciccio” Caputo che si muove subito per esprimere tutta la sua vicinanza allo sfortunato amico e collega. Lo stesso fanno a catena diversi esponenti del calcio come gli juventini Chiellini, Marchisio e Storari che mandano un video-messaggio per spingere Domi a non mollare. Messaggi di sostegno arrivano dall’Italia intera: anche i napoletani Inler, Higuain ed il tecnico Benitez mandano un selfie di vicinanza. Ma l’affetto maggiore e puro, e non potrebbe essere diversamente, arriva dalle due città e dalle due tifoserie che maggiormente avevano conosciuto, ed apprezzato, il ragazzo ossia Altamura e Castellaneta.
Ma dopo diversi mesi di agonia e il trasferimento in una clinica austriaca, Martimucci muore. Ad Altamura, in cinquemila tributano l’ultimo saluto al “piccolo Zidane” con il Sindaco di Altamura che proclama il lutto cittadino.
Domenica, insomma, non sarà una partita come tutte le altre. Siamo sicuri che le due società onoreranno, ognuna a proprio modo, la memoria di questo ragazzo, strappato troppo presto dalla sua voglia di vivere e di rincorrere un pallone.
ANTONIO GENCHI
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