Seconda giornata di Eccellenza che va in archivio ed ecco i top e i flop di questo turno:
TOP:
CASARANO – Seconda vittoria consecutiva per la banda di Sportillo (in foto) che stende un buon Unione Calcio Bisceglie. La formazione salentina, quest’anno, è partita a fari spenti dopo anni di proclami e l’inizio non è niente male. Due vittorie contro Barletta e, appunto, Unione Calcio che danno morale alla truppa rossoblù. Gli 1-0 alla fine del campionato tornano utili, eccome se tornano utili….
BARLETTA – Dopo il flop di Casarano, la formazione biancorossa era chiamata a cambiare marcia e missione compiuta. I Bitetto Boys stendono il Gallipoli e guadagnano i primi tre punti dell’anno e trovano il primo gol di bomber Dirito in campionato.
OTRANTO – Quattro punti in due gare farebbero pensare a obiettivi ambiziosi ma se chiedete a mister Andrea Salvadore vi dirà che il suo Otranto si deve salvare. La squadra idruntina stende il Molfetta e si issa all’inseguimento delle prime.
FLOP:
TRANI – Non vogliamo sparare sulla croce rossa ma la situazione che si sta vivendo a Trani in queste ore è paradossale. La nave tranese dopo appena due gare di campionato sta già imbarcando acqua e se non ci saranno stravolgimenti rischia di inabissarsi. Il tecnico Fumai sembra il capitano di questa bagnarola dove tutti scappano. A Cerignola, l’ex tecnico di Mola e Molfetta è costretto a schierare la juniores che incassa un 7-1 pesantissimo. Salvate il soldato Fumai.
MOLFETTA – Pochi chilometri più a Sud di Trani, la situazione non è molto diversa. I biancorossi di Mauro Lanza perdono la seconda gara di campionato, la quarta se consideriamo anche le due di coppa. Si prevede una stagione molto molto difficile per i molfettesi ed una piazza cosi meriterebbe ben altre situazioni.
UC BISCEGLIE – Per il team di Zinfollino non è una vera e propria bocciatura ma una rimandatura. La squadra del presidente Pedone è ambiziosa e ben costruita e la sconfitta col Casarano stona un pò contro un avversario che potrebbe competere per i playoff. C’è tempo comunque per ripartire.
ANTONIO GENCHI
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