(foto: Monopoli Calcio)
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L’importante vittoria sul campo della Paganese ha fornito ulteriore benzina alla ‘macchina’ Monopoli. Il settimo posto in classifica, condiviso con Fondi, Taranto ed Akragas, fa riemergere i desideri ormai sopiti dei tifosi biancoverdi. Per parlare di questo particolare momento attraversato dalla squadra pugliese, è intervenuto ai nostri microfoni Alessandro Mirarco, estremo difensore del ‘Gabbiano‘.
Quanto è importante difendere i pali del Monopoli?
“È sicuramente importantissimo. A Monopoli sono legato particolarmente”.
Quali sono le ambizioni di questa squadra? Credete di poter essere la vera rivelazione del campionato?
“Gli obiettivi si raggiungono e consolidano con il tempo. Adesso bisogna pensare a domenica. Col passare del tempo e senza fare voli pindarici capiremo realmente cosa può fare questa squadra”.
La preziosissima vittoria sul campo della Paganese ha fornito ulteriori conferme sul piano del gioco. Che partita ti aspetti domenica? La striscia negativa del ‘Veneziani’ troverà una sua conclusione ?
“Siamo tutti concentratissimi affinché avvenga!”
Con quale compagno di squadra hai maggiormente legato da quando militi nuovamente nelle fila del Gabbiano?
“Si è formato davvero un bel gruppo, l’intesa cresce di giorno in giorno. Mi trovo bene con tutti. Magari ora ti nominerei i vari Esposito, Difino, Pinto, Genchi con i quali avevo già avuto occasione di giocarci e che quindi conosco meglio”.
Come giudichi questi primi mesi di operato del tecnico Zanin? Che tipo di mentalità ha trasmesso all’organico?
“Il mister tiene tantissimo al lavoro in settimana senza dare nulla per scontato. Oltre ai concetti tecnico tattici ci trasmette cospicue dosi di spirito di sacrificio e determinazione. Prepariamo le gare sotto ogni singolo aspetto”.
Il supporto dei tifosi biancoverdi non è mai venuto a mancare. Senti di trasmettere delle garanzie al vostro pubblico?
“Sono sicuro che impegno e abnegazione non mancheranno mai, questo prima di tutto. Con lo spirito di sacrificio riusciremo a raggiungere gli obbiettivi prefissati”.
Alessandro Chimenti
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