Come in una partita a scacchi, il giocatore muove a suo piacimento le pedine sulla piattaforma, così, in questo ventilato pomeriggio autunnale, l´arbitro dell´incontro fra Carovigno e Manduria, con decisioni spesso imprevedibili e dannose per i padroni di casa, ha “mosso” i giocatori sul terreno di gioco, condizionando fortemente il risultato finale.
Al 7° di gioco, una mischia in area rossoblù mette i brividi ai circa 350 tifosi sopraggiunti al Comunale della Nzegna, palla che terminerà poi in corner; al 9° arriva la reazione dei padroni di casa con un ispirato Di Santantonio, il quale lanciato da Petranca, si invola sulla fascia e, entrato in area, rientra sul sinistro venendo però agganciato da un difensore in maglia neroverde; rigore netto, ma per il direttore di gara è simulazione con conseguente ammonizione. Dopo il tiro dagli 11 metri negato, la squadra di Mister Antonucci (che sostituisce lo squalificato De Nitto), spinge sull´acceleratore concludendo in porta dopo una bella azione condotta dal numero 7 Morleo; vigile De Marco che segue la traiettoria della palla spengersi alla sua sinistra. Già al quarto d´ora, l´andazzo della partita è chiaro. Sono variegate le situazioni che portano a decisioni improponibili del direttore di gara, che più volte nega calci da fermo evidenti ai carovignesi. Al 16° anche Prodi prova a dire la sua spedendo un missile terra aria dai 18 metri, la cui traiettorie viene stoppata grazie ad un miracoloso intervento dell´estremo difensore del Manduria. La partita inizia ad innervosirsi, il match è bloccato a centrocampo e le due squadre non giungono a situazioni degne di nota sino al 36° quando una punizione per il Manduria da circa 20 metri, mette i brividi a Petranca. Subito dopo sono sempre i tarantini a proporsi con una prepotente incursione di De Pascalis, che non giunge al goal solo grazie ad un attento estremo difensore rossoblù, che devia in angolo una potente conclusione. Al 39´ la partita sembra essersi riaccesa; su tiro da fermo lo stesso Petranca, dai 30 metri, calcia potente e rasoterra trovando la pronta risposta del collega avversario. Ancora Carovigno al 42° con Di Santantonio che, spalle alla porta, si gira in un fazzoletto di terra e conclude”solleticando” il palo di un impreparato De Marco.
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La seconda frazione di gioco porta con se un immediato gol dei padroni di casa. Sugli sviluppi di una punizione guadagnata dalla punta centrale Vasco, Di Santantonio conclude a rete”togliendo le ragnatele” all´incrocio dei pali. Palla in rete, 1-0. Strada spianata, sembrerebbe dirsi per i rossoblù, ma è da qui, che inizia il vero calvario. Un minuto dopo, su un inesistente tocco di un difensore di casa, in area di rigore, ai danni di un attaccante neroverde, l´arbitro concede il penalty, ottimamente concluso da Gennari. Sulle ali dell´entusiasmo il Manduria prova a cavalcare l´onda, procuratagli però, ancora una volta, dal direttore di gara, che non vede un macroscopico fuorigioco all´altezza di 16 metri di un manduriano che, a difesa rossoblù ferma, crossa in mezzo dove il 5 può scavalcare un sorpreso Petranca con un morbido pallonetto. Vibranti le proteste sia in campo, quanto fuori. Al 24 si rivede il Carovigno con Di Santantonio, il quale, lanciato a rete conclude di pochissimo al lato dell´estremo difensore neroverde. Di qui alla fine del match, è un incredibile perturbarsi di decisioni dubbie che lasciano di stucco anche i tifosi ospiti, ammutoliti nonostante il vantaggio. La ciliegina sulla torta giunge a 10 minuti dal termine con Di Santantonio che supera un avversario e viene nuovamente agganciato in area; doppia simulazione, il 10 rossoblù torna in anticipo negli spogliatoi. Il nervosismo è palpabile fra i padroni di casa che prima subiscono la beffa su un perfetto stacco di testa del numero 9, proprio nell´azione successiva al rigore non dato al Carovigno, poi al 90°, Prodi, tentando di rialzare un avversario che, a suo dire, perdeva tempo simulando un infortunio per terra, viene espulso e finisce anch´egli, sotto la doccia.
Bisogna prendere atto come non sia stata disputata dai rossoblù, una grande partita, con diversi errori di impostazione e lanci che ricadevano in fazzoletti di terra privi di maglie amiche. Il Manduria, dal canto suo, ha lottato ed ha espugnato il comunale con grande determinazione, cercando di fare la partita sin dall´inizio.
Carovigno – Manduria 1 – 3
Manduria: De Marco, Olivieri, Ciniero, Arcadio, Misuraca, Mancuso, Malagnino, Riezzo, De Pascalis, Gennari, Jabaroteh
A disposizione di mister Passariello: Bianco Mero Marsilia De Nitto Di Comite Pisello Scarcilia
Carovigno: Petranca, Liuzzi, Diagnè, Gravante, Zippo, Somma, Morleo, Canita, Vasco, Di Santantonio, Prodi
A disposizione di mister Antonucci (sost. De Nitto) Petrarorolo Sbano Spedicati Triarico Vignola Lanzillotti Thomas Lanzillotti Tony
Arbitro: Leone (Barletta)
Assistenti: Bizio, Schirinzi (Casarano)
Angelo GIOIA
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