Eccellenza, applausi a scena aperta per la “matricola” Cerignola. Bene anche Bitonto ed Altamura. Barletta, cosi non va. Ecco il pagellone di questo 2016

Eccellenza, applausi a scena aperta per la “matricola” Cerignola. Bene anche Bitonto ed Altamura. Barletta, cosi non va. Ecco il pagellone di questo 2016

La prima giornata del girone di ritorno ha chiuso questo 2016 di Eccellenza Pugliese. Nell’anno in corso, la Premier League regionale ha incoronato il Gravina come campione dandole il meritato pass per la Serie D. Chi succederà sul trono lasciato vacante dai gialloblù murgiani? E’ una domanda che un pò tutti, addetti ai lavori e tifosi, si fanno spesso con tante squadre in grado di poter ambire alla prima posizione. A fine anno, come da copione, è tempo di bilanci e pagelle per capire chi è stato buono e sotto l’albero riceverà tanti bei regali oppure chi, dalla Befana, riceverà il carbone riservato ai “cattivi”. Ecco il nostro speciale pagellone di fine 2016:

AUDACE CERIGNOLA Voto 10 – Giù il cappello davanti alla formazione gialloblù. I dauni sembrano una squadra navigata con una dirigenza esperta ma molti dimenticano che Morra e soci sono una neo-promossa. Il cambio di panchina tra Gallo e Farina ha lasciato molti perplessi ma i risultati sono, se possibile, ancora migliori. Il tecnico campano infila un filotto di risultati positivi spaventoso e la squadra dimostra carattere anche quando le partite prendono una brutta piega (vedi a Bitonto ed ad Altamura). Il mercato dicembrino consegna delle pedine fondamentali come Loiodice, Di Rito e Vicedomini con i primi due che sono letteralmente scatenati. Pensandoci su, i colori e il percorso fatto sin qui sono uguali al Gravina e a Cerignola sperano di emulare i successi della formazione barese.

ATLETICO VIESTE Voto 7 – Il lavoro di mister Franco Cinque sta dando i suoi preziosi frutti anche quest’anno. La squadra vola in zona playoff ma come spesso accade il mese di dicembre toglie parecchi pezzi da novanta al club garganico (vedi Trotta, Telera e Camasta giusto per citarne qualcuno) e il tecnico di Manfredonia deve ricucire la tela con l’arrivo di Compierchio e il ritorno dei fratelli Augelli. Come ogni anno, la salvezza è praticamente già in tasca al club foggiano che ora può ambire ad un posto nei playoff.

AVETRANA Voto 5 – La società tarantina paga lo scotto nel noviziato. L’Eccellenza come valori tecnici ed economici è tutt’altro mondo rispetto alla Promozione e l’Avetrana non sta brillando. Coquin e soci sono in piena zona playout con soli 10 punti conquistati e dietro il Trani corre.

BARLETTA Voto 5 – Che confusione! In tre mesi si è passati da battagliare per il primo posto a sperare di accedere ai playoff con la Coppa cestinata con troppa facilità. Il valzer degli allenatori che ha portato prima La Cava, poi Bitetto ed ora mister Pizzulli non sta dando assolutamente i frutti sperati con la squadra che non riesce ad imporsi. Il mercato dicembrino ha visto più cessioni che acquisti e quelli che sono andati via (vedi Di Rito e Loiodice) stanno facendo le fortune di altre squadre.

BITONTO Voto 8 – Il voto sarebbe stato anche più corposo se avessimo tralasciato le ultime tre uscite contro Cerignola, Galatina e Altamura. La squadra della sorpresa De Candia (ha vinto contro lo scetticismo di molti) gioca, molto probabilmente, il calcio più bello dell’intero girone e sino ad un mesetto fa le cose andavano divinamente. I tre passaggi a vuoto rallentano la marcia dei neroverdi ma complimenti a Manzari e soci per i gol e il gioco prodotti.

CASARANO Voto 7 – Complimenti alla formazione salentina. Lo scorso anno, dove furono presi tanti nomi tra l’estate e dicembre, ha insegnato che in Eccellenza non occorrono i calciatori affermati ma che magari hanno finito la fame (vedi Jeda) ma gente che lotta ed insegue ogni pallone. Il club allenato da Pietro Sportillo è stato bravissimo a sostituire il partente Tedesco con Pignataro e la classifica sorride ai salentini.

GALATINA voto 6.5 – Se l’Avetrana, dicevamo prima ha pagato lo scotto del noviziato, in casa Galatina sembra tutto facile. Se finisse oggi il campionato, la formazione di mister Mosca sarebbe salva con ben sei punti sulla zona playout. Un miracolo se pensiamo a come partiva il club leccese. La squadra ha fatto del proprio campo una fortezza difficile da espugnare giocando un calcio fisico, a volte spigoloso, che in questa categoria è fondamentale se ti vuoi salvare.

GALLIPOLI voto 4.5 – Più che un gallo, il Gallipoli visto in questa prima parte di stagione assomiglia più ad un pollo. La retrocessione dalla D si fa ancora sentire nel club e nell’ambiente gallipolino che ha vissuto questa prima parte da spettatore non pagante. Il club è in zona playout e urge uno scossone per evitare una seconda retrocessione che sarebbe devastante.

HELLAS TARANTO 5 – Che fine ha fatto il bunker della Faggiano Arena? Lo scorso anno, nonostante mille difficoltà, i tarantini riuscirono in casa a macinare tantissimi punti arrivando alla salvezza e regalandosi la finale di coppa col Gravina. Quest’anno a Faggiano c’è solamente un campetto spelacchiato che è stato anche lasciato per giocare altrove. I pochi punti raccolti dalla squadra ionica sono arrivati più in trasferta che in casa e la situazione è alquanto triste.

MOLFETTA 5 – La squadra di Mauro Lanza non vuol mollare (e lo ha dimostrato nell’ultimo mercato) ma non arriva alla sufficienza. La città molfettese merita altri palcoscenici e più soddisfazioni rispetto ad un club che naviga in zona playout. La salvezza è alla portata della squadra adriatica ma basterà?. I tifosi hanno visto due imprenditori molfettesi investire i propri soldi altrove (Cosmo Giancaspro a Bari e Michele Amato a Trani) e si chiedono: perchè non hanno investito nel Molfetta?

NOICATTARO 6 – La squadra vista in Coppa ad inizio stagione era da film horror. Otto gol incassati dal Bitonto facevano temere ad una stagione modalità calvario per i tifosi rossoneri. Il paziente ma costante lavoro di Castelletti con il ritorno di diverse pedine del vecchio Mola (vedi Sansonna, De Luisi, Schirone e Tenzone) danno alla squadra la propria ossatura e tengo in linea di galleggiamento la squadra barese.

NOVOLI 5.5 – L’addio a Simone Schipa in estate è stato, forse, l’errore più grosso. Il tecnico dei miracoli è tornato qualche mese dopo dando alla squadra nuova linfa vitale. Il segreto per la salvezza dei salentini dovrà essere, come sempre, l’insidioso (per gli altri) Totò Cezzi.

OTRANTO Voto 7.5 – Se nella passata stagione la squadra idruntina raccoglieva poco di quanto seminava, quest’anno si raccoglie eccome. Onore all’ottimo Andrea Salvadore che ha plasmato un gruppo con pochissimi nomi ma tantissima gente che ha voglia di lottare. Nella piccola legione straniera in Salento (diversi calciatori sono stranieri) spicca l’ex Lecce, Francisco Gavinho Lima che con i suoi 45 anni ha ancora voglia di giocare e di lottare.

TEAM ALTAMURA Voto 8.5 – Una stagione perfetta con le previsioni della vigilia. La squadra murgiana allenata da Gennaro Di Maio sta veleggiando dove e come si era prefissata ad inizio anno. La stagione sembra mettersi male per il club biancorosso che attraversa un mesetto negativo ma ne esce alla grande. Secondo posto in classifica ad un punto dal Cerignola, finale di Coppa da disputare a gennaio e 2-0 al Bitonto rendono questo Natale perfetto per i tifosi murgiani.

UNIONE CALCIO BISCEGLIE voto 6.5 – Un voto in più per l’approdo in finale di Coppa eliminando Bitonto e Barletta ma in campionato, forse, è la delusione più grande. La società del presidente Pedone allestisce una buona squadra, allenata da un buon tecnico come Zinfollino ma Moscelli e compagni non sono mai entrati nei playoff.

VIGOR TRANI Voto 4.5 – La media tra il 3 di inizio anno ed il 6 attuale è presto fatta. La città di Trani ha visto l’inferno ed è ritornata a galla (menomale). La gestione iniziale lascia il club senza soldi e giocatori con il club che va avanti con gli juniores e becca sistematicamente 9 gol a partita. La gestione Amato da serietà a tutto l’ambiente tranese che nel mercato vede arrivare pezzi da novanta come Trotta, Telera, Tedesco, Lasalandra e D’Allocco. La salvezza tramite playout è assolutamente alla portata del club tranese visti anche gli avversari mentre per quella diretta si vedrà.

ANTONIO GENCHI 

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Antonio Genchi

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