“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano“. Cristian Galano ed il Bari sono come quegli amori cantati da Antonello Venditti in una sua celebre canzone che, tra l’altro, ha accompagnato il ritorno del fantasista foggiano sulla strada verso Bari. Il “Robben delle Puglie” torna con la squadra che lo ha reso calciatore e uomo e ripaga Giancaspro e Sogliano con la perla che decide il match contro il Vicenza, un gol alla Robben, un gol….alla Galano.
Il Bari, dopo lo scialbo pareggio contro il Perugia, era chiamato a sfruttare il secondo turno casalingo consecutivo. Colantuono si affida, in partenza, al 4-2-3-1 con Basha e Salzano a centrocampo e la batteria composta da Furlan, Brienza e Parigini a sostegno di Floro Flores (Galano, Raicevic e Maniero finiscono in panchina). Di contro, Bisoli schiera il suo Vicenza con un modulo speculare con Ebagua, unica punta. La gara è combattuta, maschia e la prima annotazione arriva al 33esimo con l’insolito infortunio al portiere ospite Benussi che viene sostituito da Vigorito. La gara si intensifica sul finale di tempo: prima è il Vicenza a sbattere contro un super Micai che nega il gol prima ad Orlando, la palla resta in area e termina sul piede di Giacomelli che a botta sicura già pregusta il gol ma è ancora prodigioso il portiere biancorosso a salvare i suoi. Gol fallito? Gol subito. La regola non scritta del calcio punisce i veneti pochi minuti dopo: cross al bacio di Furlan per la testa di Floro Flores che non sbaglia l’appuntamento con il primo gol in maglia barese. Nella ripresa, il Vicenza alza i giri del motore e impegna Micai con Bellomo. Al minuto 65: Galano, appena entrato, viene atterrato da Adejo in area di rigore ma l’arbitro Di Paolo lascia correre con non pochi dubbi. Il Vicenza continua a premere un Bari che si difende troppo e viene punito al 79esimo con Ebagua che sfrutta al meglio una punizione battuta velocemente da De Luca e batte Micai, incolpevole. I veneti credono al colpaccio e con Zaccardo vanno vicinissimi al gol ma è ancora un super Micai a dire no all’ex campione del mondo nel 2006. Entra anche Raicevic nel Bari ed è proprio da un azione del montenegrino che nasce il 2-1 del Bari: il 9 barese sponda di testa per Furlan, che gli ridà palla, tacco ancora di Raicevic che libera Galano per la conclusione col mancino di quest’ultimo che batte sul palo e si insacca facendo esplodere il San Nicola. I cinque minuti di recupero danno qualche preoccupazione ai tifosi del Bari che possono liberare tutta la loro felicità al triplice fischio.
Vittoria doveva essere e vittoria è stata per la truppa barese. In una giornata importante con le squadre nei playoff che hanno vinto (vedi Perugia e Spezia), il Bari rischiava di perdere ulteriore terreno ma il gol firmato da Galano rilancia le ambizioni dei galletti che raggiungo quota 33 punti. Sul piano del gioco non è stata una prova esaltante con il Bari che ha messo in campo tanto cinismo sfruttando le due occasioni più importanti segnando due reti. Colantuono, oltre a Floro Flores e Galano, deve ringraziare Alessandro Micai che con tre parate strepitose ha tenuto a galla i suoi. Ora testa al “Manuzzi” di Cesena a casa dell’ex Camplone.
BARI: Micai, Sabelli, Tonucci, Capradossi, Basha, Salzano, Parigini, Furlan, Brienza, Floro Flores
VICENZA: Benussi, Pucino, Esposito, Adejo, Zaccardo, Rizzo, Gucher, Bellomo, Giacomelli, Orlando, Ebagua
ANTONIO GENCHI
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