Castellaneta e Grottaglie, retrocessione per entrambe. D’Alena: “Castellaneta piazza complicata”

Castellaneta e Grottaglie, retrocessione per entrambe. D’Alena: “Castellaneta piazza complicata”

Grottaglie e Castellaneta si contendono punti vitali per la permanenza, ed al “D’Amuri” per quasi un’ora i biancorossi offrono un’ottima prestazione. Pericolosi prima con un traversone deviato di Russo ed una conclusione di Gjonaj, ospiti avanti con il tap in vincente di Gorghini alla mezzora, dopo una respinta corta di Annicchiarico su traversone di Gigante. Buona anche la partenza del secondo tempo, è sempre Gjonaj a suonare la carica, ma Annicchiarico fa buona guardia e respinge in angolo l’ennesimo tentativo dell’attaccante ospite. Zito però pareggia i conti al ventesimo con una conclusione ravvicinata, ed il Grottaglie crede in una rimonta che la ottiene nel finale quando Appeso serve con precisione la testa di Radicchio che non sbaglia. Al termine della gara però, festa strozzata anche per i grottagliesi: complice la vittoria sul Lizzano, il Maglie riallunga a quattro punti dalla penultima posizione pertanto ad una giornata dal termine tra il Grottaglie ed il Castellaneta, chiunque conquisti la penultima piazza, non disputerà i playout per distanza eccessiva di punti dalla quintultima retrocedendo matematicamente in Prima Categoria. Al termine del match, il tecnico del Castellaneta, mister D’Alena nonostante l’amarezza, si mostra disponibile per le solite domande del post gara, e di questo lo ringraziamo:

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Per oltre un’ora un ottimo Castellaneta poi, la rimonta del Grottaglie e la vittoria del Maglie vi condannano alla retrocessione. La gara odierna ha rispecchiato la sua stagione con la prima squadra?

“Il Castellaneta è retrocesso ed è retrocesso con il suo ultimo allenatore. Sono abituato ad assumermi le mie responsabilità anche se non avrei dovuto accettare e continuare solo con la Juniores. La Juniores ha vinto il suo girone questa doveva essere la mia stagione”

Alla luce dei risultati specialmente maturati nella ripresa, la sua squadra evidenzia la mancanza di altri senior di esperienza che affianchino i tanti Juniores. È uno dei fattori che hanno condizionato la stagione?

“No, prima del mio arrivo vi erano 26 componenti della prima squadra. Al mio arrivo sono rimasti in 8 e poi in 6. La Juniores ha dato lezione di stile a tutto l’ambiente andando e mettendosi a disposizione della prima squadra sempre anche quando io non ero l’allenatore. Le ricordo che io sono subentrato a 9 giornate dalla fine quando nello spogliatoio vi erano vari gruppi di pensiero. In sintesi un caos generale. Poi se fa le statistiche vedrà che non siamo peggiorati su alcune percentuali. Anzi se considera che al mio arrivo siamo andati a giocare sempre con almeno 10 under i risultati sono più che soddisfacenti”

Vietato fermarsi e piangersi addosso. Come far ripartire in una piazza come Castellaneta l’entusiasmo, già in parte rinato grazie alla Juniores, e ricreare una prima squadra competitiva mettendo da parte le numerose polemiche?

“Io sono l’allenatore della Juniores prestato alla prima squadra. Fare calcio a Castellaneta oggi è complicato e si presenta come ambiente ideale per chi ne conosce le dinamiche io sono e mi sento un estraneo per molti punti di vista. Non compete a me dire quello che farà il Castellaneta, spetta alla società, ritengo che dopo la fase finale con la Juniores la mia esperienza a Castellaneta sia finita”

Grazie mister in bocca al lupo per il suo futuro, immediato con le finali Juniores, e nel proseguo della sua carriera.

Intervista a cura di Baldo D’Angelo

Vincenzo

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