Un Foggia limitato cede in maniera preoccupante all’Avellino. Finisce in goleada anche al Partenio-Lombardi, 5-1 per i padroni di casa, con i rossoneri mai capaci di resistere agli avversari e neanche di tessere una manovra degna di tale nome. Condizione fisica altrettanto preoccupante per la squadra di Stroppa che non può sottrarsi dalle responsabilità non solo di quanto elencato finora. Il tecnico lombardo si è reso protagonista di un cambio di modulo in extremis, che si è rivelato un fallimento totale. Bidaoui sembrava imprendibile sulla sinistra, entrambe le fasce per nulla presidiate, Fedele non in condizione fisica idonea per l’importanza del match. Il primo tempo dei rossoneri è stato del tutto deludente. Un errore di Vacca spiana la strada del vantaggio ad Ardemagni, poi Morosini raddoppia e triplica, mentre Mazzeo provava a riaprirla (con il gol del 2-1) su calcio di rigore. Ripresa che si apre con il Foggia che prova a reagire, tramite una doppia azione di Chiricò, ma è ancora e solo Avellino fino alla fine. Ardemagni e Castaldo mandano sul 5-1 i lupi che portano a casa il risultato intero e mandano in crisi il Foggia.
Stroppa: “Sono andato sotto la curva a dire ai tifosi che è tutta colpa mia. Probabilmente non abbiamo ancora compreso la categoria, io per primo. Il cambio di modulo? Non penso sia una questione di modulo. Penso sia l’atteggiamento. Non siamo scesi in campo e abbiamo fatto un notevole passo indietro rispetto all’inizio, anche rispetto a Pescara dove abbiamo perso ma non così male. Undici gol presi e due sconfitte pesanti, mi sento in discussione? Certo.
Fedele: ”Sono dispiaciuto per il risultato, anche se mi sento bene fisicamente. Le colpe del mister? Scendiamo noi in campo quindi è colpa nostra. Cerchiamo di rialzarci subito e di capire bene che la B è altra categoria.
Fabio Lattuchella
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