La domenica della svolta, per l’Ars et Labor Grottaglie, impegnato in trasferta contro il Castellaneta, passa anche dal ritorno in panchina, dopo un mese causa squalifica, del tecnico Massimo Marinelli.
L’allenatore della compagine biancoazzurra, tramite il sito ufficiale del club, ha risposto così ad alcune domande che gli sono state poste:
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Cosa sta mancando alla squadra?
“Vorrei mettere in chiaro prima di tutto una cosa, ciò che dico non vuole essere una giustificazione e nemmeno una scusante del momento non positivo che stiamo attraversando e che ad ogni modo le formazioni messe in campo erano qualitativamente buone e in possesso delle caratteristiche utili a fare risultato. Premesso questo voglio sottolineare che le maggiori difficoltà sono dovute al mancato ambientamento di alcuni giocatori alla categoria, hanno pagato l’impatto con la Prima Categoria e ne hanno risentito prestazioni e risultati, per alcuni potrebbe sembrare strano ma è la verità. Siamo una squadra completamente nuova e quindi ci sono dei tempi fisiologici da rispettare perché si quadri il cerchio. Abbiamo avuto degli infortuni importanti nel reparto di centrocampo, Fonzino e Greco associati ad Arcadio, che non ha mai esordito, praticamente 3 centrocampisti su 4 fuori con il solo Collocolo a disposizione. Queste assenze ci hanno condizionato, abbiam dovuto cambiare impianto di gioco con ulteriori difficoltà, fermo restando che la squadra in campo, in alcuni frangenti, ha mostrato dei limiti caratteriali e di personalità”.
Quanto ha inciso l’assenza in panchina del mister?
“Senza nulla togliere a mister De Bartolo e al preparatore atletico Ducale, credo che la mia assenza abbia inciso, non sono in grado di quantificare la percentuale ma certamente ha inciso. Essere lontano dalle dinamiche della partita con l’impossibilità di gestire l’evoluzioni tattiche nell’immediato crea difficoltà, il poter consigliare, indicare, richiamare i giocatori da bordo campo è sicuramente importante per la squadra. In panchina la partita la gioca anche l’allenatore, dagli spalti è tutto più complicato”.
Quanto è diventata importante la partita con il Castellaneta?
“La partita con il Castellaneta è importante non solo per la classifica ma anche da un punto di vista psicologico. Noi siamo alla ricerca di quella scossa che ci possa far invertire la rotta, veniamo da due sconfitte consecutive e siamo distanti dalla vetta. Andiamo ad affrontare una squadra che ha 3 punti in più in classifica e in casa le ha vinte tutte, di conseguenza sono più forti noi. Dobbiamo pensare a noi stessi, essere concentrati e attenti e dobbiamo ritrovarci, a prescindere dal divario dalla vetta che comunque è importante. Personalmente sono concentratissimo sulla gara di domenica, dobbiamo fare risultato e la mia squadra ha la consapevolezza dell’importanza della sfida e del valore degli avversari. Un risultato positivo sarebbe il giusto trampolino. In settimana, nonostante il cattivo tempo che ci ha condizionato, abbiamo lavorato bene”.
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