Serenità ed entusiasmo sono sostantivi che fanno di nuovo parte del vocabolario della Taranto calcistica. L’ulteriore conferma giunge dallo “Squitieri” di Sarno, laddove i rossoblu hanno conquistato tre punti pesanti come un macigno, con carattere, grinta e tanta voglia di fare. Tutto ciò che, probabilmente, è mancato al primo Taranto stagionale, altalenante e mai del tutto convincente. Quanto basta per far infuriare la piazza rossoblu, già poco incline e concorde con la disputa del quinto campionato di Serie D nel giro di sei anni. Categoria che, probabilmente, sarà accostata al club ionico anche durante la prossima stagione. Eppure, nonostante l’ampio distacco dalla vetta, i tifosi del Taranto si uniscono alla propria squadra, capace di offrire prestazioni ed emozioni come quelle viste e provate nello spettacolare 3-2 alla Sarnese.
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Unione totale; anche tra la presidenza, capitanata da Massimo Giove e il trust Fondazione Taras, i quali mettono da parte tensioni e discordanze al fine di remare insieme verso la stessa direzione: la promozione in Serie C, da raggiungere con l’ausilio di “un progetto ambizioso, pluriennale, con l’obiettivo parallelo di far quadrare gli aspetti economici e i risultati attesi sul campo“. Sembra, dunque, che il clima, a Taranto, stia cambiando in meglio. La mancanza (o quasi) di pressione giova alla squadra, reduce da quattro vittorie consecutive, che si appresta ad affrontare l’Audace Cerignola tra le mura amiche dello “Iacovone“. Un vantaggio ed una spinta da parte del pubblico tutt’altro che indifferenti, che i rossoblu dovranno sfruttare a dovere: c’è voglia di Serie C in riva allo Ionio, ma, soprattutto, c’è voglia di questo Taranto.
Alessandro Mazzarino
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