Gara delicata per i rossoneri a Chiavari, sia per la classifica che per la settimana vissuta. Stroppa fa quadrato attorno ai suoi per trovare la giusta tranquillità e gli stimoli. Non si può fallire
Tra poco il Foggia scenderà in campo a Chiavari in una delle partite più delicate della stagione. Una nuova sconfitta, dopo quella casalinga con il Pescara di 7 giorni fa, lascerebbe i rossoneri nei bassifondi della classifica, ma soprattutto manderebbe l’Entella, una diretta concorrente, a 5 punti di distacco. Guai, quindi, a tornare dalla Liguria a mani vuote. Si attende il miglior Mazzeo, quello di inizio stagione che trascinava la squadra, anche se Stroppa adottava un modulo diverso.
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Oggi, con il 3-5-2, il rischio è quello di avere il giocatore di maggior peso degli ultimi due anni, come un pesce fuor d’acqua all’interno del meccanismo di gioco. Scalpita Duhamel, ma il suo apporto, questo pomeriggio, non potrà essere al 100%, così come forse non è al top anche Nicastro, che comunque dovrebbe partire titollare, ancora preferito a Beretta. I nuovi che già hanno esordito la settimana scorsa hanno 7 giorni di lavoro in più, ma è chiaro che è ancora troppo poco. Servirebbe maggior tempo a disposizione per integrarsi e trovare la migliore forma fisica.
Partiranno nell’11 titolare, comunque, nuovamente Kragl, Greco, Zambelli e Tonucci. Deli al posto dell’infortunato Agazzi, mentre dietro sarebbe preferito Loiacono a Calabresi. Altro aspetto da non sottovalutare è quello della tranquillità, messa in serie discussione dagli ultimi avvenimenti giudiziari. Ma tra poco, comunque, si scende in campo e il Foggia non può più fallire.
Fabio Lattuchella
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