Mimmo Oliva è uno dei volti più noti del panorama calcistico dilettantistico pugliese avendo nella sua carriera calcato i campi delle piazze più blasonate della regione, come Casarano e Gallipoli, solo per citarne alcune.
Da due anni siede sulla panchina dell’Ugento militando nel campionato di Promozione, con cui lo scorso anno ha raggiunto una salvezza tranquilla e quest’anno è senza dubbio artefice della partenza sprint della squadra che attualmente occupa il secondo posto in classifica, a un solo punto dal Brilla Campi capolista.
Domenica è stato protagonista insieme alla sua squadra della bella vittoria ottenuta ad Ostuni e per questo lo abbiamo raggiunto per capire meglio che partita sia stata e per fare il punto della situazione sul campionato.
Mister, innanzitutto complimenti per la bella vittoria ottenuta contro una delle squadre pretendenti al salto di categoria. Che partita è stata?
Per noi è stata una vittoria importante arrivata contro una squadra organizzata e ben guidata, pertanto non è stato facile ma noi siamo stati bravi a prendere i tre punti.
Quindi dopo il passo falso dell’esordio contro l’Aradeo, magari frutto anche dei carichi di lavoro post preparazione fisica, sono arrivate due vittorie consecutive, sintomo che si stanno a vedere i frutti del lavoro svolto ed anche la compattezza del gruppo.
A mio parere Aradeo è stata la partita nella quale abbiamo avuto più occasioni da gol analizzando quelli che sono stati i novanta minuti sul campo, pertanto non meritavamo di perdere. Il gruppo senza dubbio si sta amalgamando sempre più ma noi dobbiamo rimanere con i piedi per terra perché il nostro obiettivo è di fare una salvezza tranquilla, migliorando quella dello scorso anno. Anche se oggi occupiamo una posizione di vertice oggi non dobbiamo guardare la classifica anche perché ci sono altre squadre più attrezzate di noi come Atletico Racale, Taurisano, Novoli e Deghi con le quali non possiamo competere e che vedo davanti a tutti.
In queste due vittorie quanto conta la mano del mister?
Io sono del parere che in campo vanno i ragazzi e sono loro ad essere stati bravi a reagire dopo la sconfitta di Aradeo. Io nel mio piccolo posso mettere l’esperienza e la voglia di vincere però parto da un presupposto che sono i giocatori a far diventare bravo l’allenatore e non viceversa.
Per concludere, dopo aver abbozzato qualche considerazione sulle potenziali vincitrici del campionato, volevo chiederti chi tra i calciatori potrebbe essere la rivelazione, magari proprio tra i giovani.
Nella mia squadra ho degli under molto bravi e di assoluto valore come D’Amato, Solidoro e Stefàno che sono la mia fortuna, quindi è giusto che faccia i loro nomi.
In una città come Ugento storicamente conosciuta per la pallavolo (ricordiamo che nei Falchi hanno militato gli ex nazionali Fefè De Giorgi e Mirko Corsano e l’attuale nazionale Massimo Colaci, con gli ultimi due addirittura originari della cittadina messapica) fare calcio e affermarsi a certi livelli probabilmente è meno semplice che altrove. Senza dubbio ci vuole una grande passione, ma sopratutto gli uomini giusti al posto e al momento giusto e Mimmo Oliva rappresenta senza dubbio una garanzia in questo contesto.
Danilo Sandalo