Solito repertorio, ottime trame e pochi gol. Il Carovigno del neo mister Termite affronta un Veglie sornione che sulla carta era alla portata dei rossoblù, poi la realtà cambia e si denotano le vulnerabilità della squadra locale. La partita inizia molto bene per il Carovigno che con uno strepitoso Diagnè in attacco mette in difficoltà la retroguardia ospite e realizza una doppietta. Ma la felicità del vantaggio è durata poco, al 20’ De Carlo pareggia con un tiro dritto in porta dove Marinò non può nulla. Diagnè riporta in vantaggio i rossoblù dopo solo un minuto con un’azione corale ben gestita che il senegalese insacca di testa, nulla può fare l’estremo Margiotta.
Il primo tempo finisce in vantaggio per il Carovigno, ma i rossoblù recriminano ben due calci di rigore molto evidenti che sia l’arbitro Losapio di Molfetta che il suo primo assistente Giordano fanno passare inosservati. Inutili le rimostranze del DS carovignese Greco che gli costa l’allontanamento dal recinto di gioco.
La ripresa per il Carovigno è come un incubo. Petruzzella dopo 7’ pareggia i conti e carica la sua squadra. Il Carovigno reagisce poco dando l’apparenza di essere già stanco. Ne approfittano gli ospiti che al 61’ con Cortese realizzano il gol della vittoria e gestiscono bene il resto del match contenendo le sterili azioni dei rossoblù.
Finisce così, con la solita sconfitta che mostra ancora una inadeguata preparazione di tutta la squadra che ancora fatica a reggere l’intero match.