Dal primo luglio 2019, Nicola Ayroldi, è il nuovo Presidente del Comitato Regionale Arbitri Puglia. Certamente una figura carismatica per la nostra regione e non solo. Ayroldi, ritorna in Puglia con una lunga e importante carriera alle spalle: 600 gare arbitrate di cui 220, tra serie A e B, successivamente Vice Commissario prima in Can D e poi in Can Pro, è stato successivamente impegnato sui campi come osservatore per la Serie B. Con i suoi dieci collaboratori, ogni settimana è chiamato a districarsi ,e non è facile, tra le tante combinazioni, per la designazione delle gare di fine settimana, di arbitri, assistenti e dei vari osservatori, quest’ultimi inviati sui campi , proprio per valutare le singole prestazioni.Una grande squadra composta da circa 300 arbitri e 100 assistenti tra Eccellenza, Promozione, Prima Categoria e Calcio a 5.
Nella sede del Cra, in Via Pende a Bari, Nicola Ayroldi ha così risposta alle nostre domande:
-Presidente,possiamo stilare un primo bilancio,dopo questi primi quattro mesi di attivività ?
” Per la verità, in attività siamo solo da due mesi.Siamo solo alla settima giornata per quanto riguarda in particolare i campionati di Eccellenza e Promozione e non abbiamo ancora visto tutti gli arbitri e assistenti. Con i dieci componenti della commissione stiamo cercando di accellerare i tempi per avere un quadro completo della situazione. Sinceramente ci sono state delle belle sorprese, ci sono stati degli errori. Sarei presuntuoso nel dire che gli errori possono essere eliminati in toto, cosa impossibile, ma sono comunque contento per come stanno andando le cose”.
– Com’è stato l’ impatto con la scrivania dopo tanti anni ” giocati” all’area aperta ?
” L’impatto, inteso come “lasciare” il campo, se l’ho sofferto, l’ho soffferto nel 2009, ben dieci anni fa.. Un mese dopo il mio ” pensionamento” sono stato convocato da Nicchi per fare il Vice Commissario a Farina in serie “D” e successivamente,sempre con Farina in Serie ” C”. Se la prendi nella maniera giusta non accusi nessuna sofferenza”.
– Invece, il suo ritorno in Puglia ?
” Sono tornato in questa realtà dopo trent’anni. Ho trovato un’ organizzazione completamenta diversa. Ora ti devi confrontare con realtà con le quali non eri più abituato però ci si adegua, non è e non sarà un problema “.
– Sui campi,invece, come sta andando?
” Dove sono andato io e dove sono andati i miei colleghi non abbiamo avuto grossi problemi. Il pubblico è di parte, ma è talmente poco che non abbiamo riscontrate grosse difficoltà. La cosa che mi preoccupa è che, purtroppo, la maggior parte dei tifosi non sono molto preparati dal punto di vista regolamentare “.
– Ma entriamo di più nei dettagli, Come avvengono le designazioni ?
” All’inizio per una meritocrazia in base alle classifiche degli anni scorsi stilate dal precedente comitato. Adesso, dopo le prime nostre valutazioni, mandiamo avanti, per le partite difficili, gli arbitri che hanno una media più alta. Tengo a precisare che la partita difficile non è solo quella di uno scontro al vertice,ma anche, per esempio, Uggiano – Matino. Non centra, come dicevo, l’alta classifica , ma centra la situazione momentanea e le condizioni ambientali” .
– Prospettive per il futuro ?
” Spero insieme alla mia commissione di poter scoprire dei talent ,che un domani possano dare lustro e importanza alla nostra regione ,com’ è successo diversi anni fa quando sono stati forgiati arbitri di caratura nazionale e internazionale” .
Mimmo De Gregorio