Follia in Prima Categoria: tifoso colpito da un martello. Le sue condizioni

Follia in Prima Categoria: tifoso colpito da un martello. Le sue condizioni

Violenza sugli spalti domenica a Velletri alla fine dell’atteso derby tra le due squadre di calcio della città che giocano in I Categoria (partita vinta 1-0 dal Real Velletri). Secondo quanto scrivono i colleghi del Messaggero, un ragazzo di 16 anni ha colpito in testa con un martelletto frangivetri un quarantenne, Daniele Chiominto, dipendente comunale, che ha perso i sensi in una pozza di sangue di fronte alla moglie, i due figli e l’anziano suocero che un attimo prima è stato spintonato e fatto cadere a terra dallo stesso giovane. L’aggressore è stato denunciato per lesioni aggravate.
Nelle prossime ore, il questore di Roma notificherà al ragazzo un Daspo, divieto di accedere alle manifestazioni sportive, di almeno sei mesi. Il ferito si trovava sugli spalti per vedere uno dei figli che faceva il raccattapalle a bordo campo per la sua squadra, la Vjs Velletri. Le sue condizioni sono in fase di miglioramento sebbene sia stato dimesso domenica sera con una prognosi di venti giorni a causa di un trauma cranico e ferite lacero-contuse alla testa.

La condanna
Tafferugli, tensioni, urla e minacce si sono scatenate a fine gara dapprima sul campo di gioco tra i giocatori, compreso qualche dirigente e poi sulle tribune dove erano presenti oltre 100 bambini e diverse centinaia di persone che hanno partecipato alla tradizionale sfida, molto sentita, tra la Vjs Velletri e il Real Velletri. Il Real ha vinto ma alla fine, con quello che è successo, il commento dei partecipanti è stato di condanna: «Nessuno è uscito vincitore domenica – ha commentato un gruppo di tifosi di entrambi gli schieramenti – perché la situazione è degenerata e a rimetterci è stato un padre di famiglia». Dopo i 90 minuti sono iniziati i momenti di tensione.
Dalle prime ricostruzioni ottenute anche grazie a diversi filmati acquisiti e realizzati dagli agenti della polizia scientifica, l’aggressione sarebbe nata dopo che il suocero anziano e disabile del 40enne è stato spinto a terra sulle scalinate della tribuna, facendosi male alle gambe e alle braccia a causa dell’irruenza del giovane. I familiari dell’anziano hanno chiesto al ragazzo di calmarsi. Ma, per tutta risposta, il sedicenne ha colpito in testa l’uomo con il martelletto fino a fargli perdere i sensi. Ad evitare che la situazione potesse degenerare in una maxi rissa è stato il pronto intervento degli agenti di polizia del commissariato di Velletri, che erano lì per gestire l’ordine pubblico. Il ferito è stato trasportato dal 118 al pronto soccorso dell’ospedale di Velletri in codice rosso: «C’è di mezzo un minore – ha detto Daniele Chiominto, il ferito, dopo una giornata trascorsa tra esami clinici e visite sempre con la moglie accanto – rispetto il lavoro degli inquirenti e non voglio sovrappormi. Ho già reso la mia deposizione in commissariato e confido nell’azione degli inquirenti. Mi sono trovato al posto sbagliato nel momento sbagliato. Avevo mio figlio che stava facendo il raccattapalle altrimenti non sarei stato neppure lì».
È sotto choc e incredulo, Chiominto. E non vuole accendere ancora di più gli animi delle tifoserie e dei vertici delle rispettive squadre che vivono un momento di tensione. Al vaglio dei poliziotti è anche il comportamento di alcuni dirigenti sportivi all’interno del campo a fine gara. Ci sono diversi filmati al riguardo che verranno visionati con attenzione. Le indagini le seguono gli agenti del commissariato di polizia di Velletri, diretto dal vice questore Liliana Galiani.

Le indagini
Gli inquirenti hanno ascoltato sia l’aggressore che i genitori. Nel pomeriggio di ieri sono stati ascoltati anche il ferito e altri testimoni. La Vjs Velletri Calcio ha condannato il gesto e ribadito un fermo no alla violenza in favore dello sport come strumento sano di aggregazione sociale: «Due tifosi della Vjs sono rimasti feriti – si legge in una nota – uno per una martellata inflittagli da un sedicente tifoso dell’altra squadra e l’altro perché spintonato e fatto cadere a terra. La polizia ha avviato un procedimento e la giustizia farà il suo corso. Nel frattempo il club e il presidente Marco Silvagni si dissociano da queste persone e da tutti i fomentatori di odio, violenza verbale e fisica, dagli atteggiamenti rissosi e poco consoni ad una partita di calcio. L’obiettivo della Vjs Velletri, al di là del risultato sportivo, era quello di creare una festa di sport all’insegna del calcio cittadino».

laquis

I commenti sono chiusi