Per l’inizio poco promettente tutti avrebbero potuto facilmente decantare il De profundis per un Bisceglie allo sbando ma il carattere, la voglia e soprattutto il riordino delle idee in chiave offensiva ha permesso alla truppa nerazzurro stellata di strappare un punto importante alla temibile Ternana, anch’essa in piena astinenza di vittorie da sette incontri.
Coraggio non è solo il nome del tecnico in seconda che ha affiancato Vincenzo Marinacci sulla panchina nerazzurra in luogo dello squalificato Gianfranco Mancini, ma è anche l’atteggiamento che il Bisceglie ha saputo assumere nella ripresa dopo aver impostato la gara in modo guardingo con il 3-4-1-2 iniziale: al rientro degli epurati di settimana scorsa, Zibert, Ebagua e Gatto e del precedente squalificato Karkalis fa da contraltare la stop forzato per Diallo. È l’attaccante tarantino ad assumere il ruolo di sparring partner per Alvaro Montero in fase offensiva supportati dal trequartista Ungaro. Dall’altro canto mister Fabio Gallo ha invece irrobustito il centrocampo con Furlan, Damian, Palumbo, Paghera e Mammarella pronti a rifinire Ferrante e, specialmente, l’ex indimenticato Anthony Partipilo in attacco.
Oltre alle maglie da trasferta nei primi minuti di gara è sembrato dimenticare anche la testa negli spogliatoi con l’avvio veemente dei rossoverdi pronti subito a pescare l’incrocio dei pali al settimo: Diakhité ha ringraziato Mammarella per il primo tiro dalla bandierina ma la sfortuna lo ha accompagnato.
I padroni di casa hanno pressato molto ottenendo altri due corner nel giro di cinque minuti fino all’avanscoperta nerazzurra del ventunesimo con Montero che si è ben elevato per raccogliere il cross di Trovade; ottimo stacco ma pallone sul fondo. Partipilo si è ricordato tre minuti più tardi dei momenti magici in maglia stellata graziando Casadei con un sinistro dal limite dell’area ma è entrato da protagonista nell’occasione del vantaggio umbro alla mezz’ora: incursione in piena area dell’ex Cluj con ingenuità di Rafetraniaina. L’arbitro non ha dubbi e la concessione del tiro dagli undici metri è palese; Russo con freddezza non ha sbagliato.
Il Bisceglie è stato costretto già ad assumere un atteggiamento maggiormente propositivo innalzando il baricentro ma sortendo l’effetto inverso: al quarantunesimo raddoppio Ternana griffato Mammarella con un sinistro a giro da applausi che è andato a togliere le ragnatele più profonde.
Ripresa vivace; tre giri di lancette e tre chiare occasioni da gol: la prima fra i piedi di Trovade con una bordata di sinistro che ha testato i riflessi di Iannarilli; la seconda un minuto dopo con Partipilo che sotto porta si è fatto ipnotizzare da Casadei; sul ribaltamento di fronte Ungaro ha provato l’azione personale su prezioso suggerimento di Montero ma il cuoio è finito oltre la traversa.
All’ora di gioco si è rifatto vivo Alexis Ferrante incocciando di testa un pallone insidioso su traversone di Mammarella con Casadei che si è guadagnato la pagnotta giornaliera deviando in angolo.
L’ingresso di Ferrante, Zibert e Nacci ha rivitalizzato la manovra ospite fino ad allora poco propositiva avendo di contro un eccessivo rilassamento del collettivo avversario: lo ha dimostrato il cambio, forse decisivo, Partipilo-Torromino che ha tolto invettiva al club del presidente Bandecchi. In venti minuti l’insperabile si è trasformato in realtà con il ritorno al gol di Alessandro Gatto, abile a sfruttare un filtrante del giovane Ferrante sul filo dell’offside per battere Iannarilli.
I nerazzurri, presa fiducia, si sono così riversati in avanti pur non rendendosi effettivamente pericolosi e lasciando qualche spunto agli ospitanti, come al minuto ottantasette in cui Parodi ha scaricato la propria conclusione verso lo specchio della porta difesa da Casadei.
Nel finale l’espulsione di Turi per somma di ammonizioni avrebbe in precedenza portato scoramento e rinuncia nella comitiva biscegliese ma la lucidità con cui è stata condotta in porto la partita è stata encomiabile: l’evidente premio è giunto all’ultimo minuto di recupero con l’iberico Alvaro Montero opportunista nel fare tap in sulla papera di Iannarilli alla punizione del ritrovato Gatto.
TERNANA-BISCEGLIE 2-2
Ternana (3-5-2): 24 Iannarilli, 6 Diakhité, 14 Russo, 23 Sini, 7 Furlan (dal 71° 11 Parodi), 31 Damian (da 64° 4 Verna), 5 Palumbo (dal 90° 28 Salzano), 20 Paghera, 3 Mammarella, 9 Alexis Ferrante (dal 64° 10 Vantaggiato), 33 Partipilo (dal 71° 21 Torromino). Allenatore: Fabio Gallo. A disposizione: 12 Marcone, 22 Tozzo, 8 Proietti, 17 Mucciante, 18 Marilungo, 26 Nesta.
Bisceglie (3-4-1-2): 1 Casadei, 21 Turi, 25 Hristov, 19 Karkalis, 6 Mastrippolito (dal 79° 17 Longo), 29 Trovade (dal 56° 30 Zibert), 11 Rafetraniaina (dal 79° 31 Petris), 24 Ungaro (dal 56° 27 Claudio Ferrante), 8 Armeno (dal 67° 4 Nacci), 10 Gatto, 9 Montero. Allenatore: Vincenzo Marinacci (sostituisce lo squalificato Gianfranco Mancini). A disposizione: 12 Messina, 3 Tarantino, 7 Dellino, 14 Camporeale, 16 Abonckelet, 20 Joao Silva, 28 Tessadri.
Arbitro: Marco Acanfora di Castellammare di Stabia.
Assistenti: Stefano Lenza di Firenze e Francesco Santi di Prato.
Reti: 31° rigore Russo, 41° Mammarella, 73° Gatto, 95° Montero.
Note: spettatori e incasso non ancora comunicati. Ammoniti: Hristov (29°) per proteste, Furlan (67°) per proteste, Diakhité (93°). Espulso Turi al 90° per somma di ammonizioni. Calci d’angolo: 5-4. Recupero: primo tempo nessuno; secondo tempo cinque minuti.