(L’ immagine di copertina è tratta dal sito ufficiale dell’ US Lecce)
Pioggia di gol al “Via del Mare” dove l’ Atalanta di Gasperini supera il Lecce per 7-2 ottenendo l’ ennesimo risultato clamoroso della stagione, dopo i 7 gol rifilati a Udinese e Torino e le cinquine a Parma e Milan, senza contare l’ exploit in Champions League nel 4-1 inflitto al Valencia nell’ andata degli ottavi di finale.
Insomma una Dea che mette a nudo tutti i limiti difensivi della truppa giallorossa che però sotto di 2 gol, grazie alla marcatura di Zapata e l’ autorete di Donati, riesce a recuperare il doppio svantaggio con due autentiche perle di Saponara e proprio di Donati che così si fa perdonare dell’ errore in occasione dell’ autogol.
Terminato il primo tempo sul risultato di parità il Lecce nella ripresa crolla definitivamente sotto i colpi di artiglieria della “banda Gasp” e subisce i gol di Ilicic, Zapata due volte, dell’ ex Muriel, che non esulta per rispetto ai suoi vecchi tifosi, e di Malinovskyi che fissano il risultato finale sul 2-7 per i bergamaschi.
Un risultato che dovrebbe sicuramente far preoccupare e per cui ci sarebbe poco per cui stare sereni, però va anche evidenziato che risultati simili fanno bene al gioco del calcio perchè ne esaltano lo spettacolo al di là della spettacolarizzazione moderna imposta dalla Lega e dalle Pay TV a cui ormai assistiamo inermi da anni.
Perdere non fa mai piacere a nessuno, tanto meno quando il risultato ha delle connotazioni quasi tennistiche, ma uscire tra gli applausi del pubblico nonostante la sconfitta vuol dire che la gente ha apprezzato gli sforzi e lo spettacolo offerto dei protagonisti in campo.
A Liverani e Gasperini va dato il merito di avere delle idee e di cercare di proporle sempre e comunque secondo una propria filosofia di gioco, distinguendosi dalla scuola catenacciara italiana che in provincia più che mai aveva trovato il suo habitat naturale. Se oggi l’ Atalanta va a giocarsela a viso aperto con chiunque in Europa è dovuto grazie al grande lavoro tecnico e mentale che società ed allenatore hanno attuato nel corso di diversi anni, subendo anche qualche brutta batosta, ma che oggi sta dando tutti i suoi frutti e le soddisfazioni che lavoro, orientamento, linea e progetto possono dare e che tutti si aspettavano. Comparando questo discorso con i salentini, a Lecce mister Liverani sta percorrendo la stessa strada cercando di dare un’ identità alla squadra e all’ ambiente per non partire mai sconfitti, ma avere la consapevolezza di potersela giocare alla pari con tutti senza doversi barricare per 90 minuti sulla linea di porta. Certo il percorso è lungo e tortuoso senza dubbio, le batoste arriveranno ancora, ma i risultati del lavoro fatto bene e con passione presto o tardi daranno i frutti sperati portando soddisfazioni e gioie immense.
Oggi però c’è una categoria da mantenere. Tutti insieme.
Danilo Sandalo