Nelle ultime settimane abbiamo seguito le interviste dell’allenatore Antonio Foglia Manzillo, dell’Amministratore Delegato Antonio Vincenti e del Presidente Salvatore Donadei che con uniformità di orientamento hanno espresso la capacità e la potenzialità dell’AC Nardò di poter riprendere il campionato sospeso l’8 marzo scorso non senza un’attenta riflessione approfondita e consapevole della drammaticità della situazione sanitaria attuale.
L’incidenza del virus su scala nazionale, seppure con un trend in calo, è ancora molto forte e pone inevitabili interrogativi sulla sicurezza di un’eventuale ripresa dell’attività agonistica.
Le società dilettantistiche sarebbero fortemente esposte a tutta una serie di problematiche di tipo sanitario e logistico da mettere in pericolo l’incolumità dei tesserati e l’ordinaria organizzazione dell’attività sportiva in tutti gli ambiti senza considerare le difficoltà economiche a cui le società potrebbero andare incontro nel momento in cui assenza di incassi e perdita di sponsor sono più di un semplice timore.
Crediamo che sia arrivato il momento delle grandi decisioni, possibilmente univoche, da parte della Federazione per chiudere i conti con questa sfortunata annata calcistica, di congelarne i verdetti e di ripartire da settembre (virus permettendo) con il tempo utile per risolvere non solo i problemi sanitari ma anche la riorganizzazione amministrativa e finanziaria delle società.
Una ripartenza serena e ponderata per riabbracciare il mondo del calcio dilettantistico in tutte le sue sfumature, in tutta la sua ricchezza, lasciandoci alle spalle la precarietà e i timori di questo terribile momento storico.