Ritorna, con piacere, ai microfoni di CalcioWebPuglia il direttore sportivo salentino Diego Margiotta, tra i più giovani direttori d’Italia. Nell’ultima stagione è stato al servizio della Goleador Melendugno( Prima Categoria girone C) portando il team salentino al primo posto, prima della sospensione delle attività sportive con un punto di margine sul Leverano altra protagonista del girone (anche se con una partita in meno).
Due anni fa la rosa costruita da Margiotta si è posizionata prima in classifica nel campionato di Seconda Categoria conquistando poi anche la finale storica di Coppa Puglia, persa contro la Sly United Bari, e la coppa disciplina.
Di seguito l’intervista.
–E’ stata una stagione calcistica anomala, non conclusa e sospesa a causa della pandemia. Ma un bilancio è sempre doveroso farlo.
–Pandemia a parte sì, il bilancio lo si deve fare! Da parte mia è certamente positivo e posso solo essere soddisfatto dei risultati ottenuti e di essere stato un punto di riferimento di un fantastico gruppo di calciatori. Anche se da secondi (causa Covid) abbiamo raggiunto l’obiettivo prefissatoci ad inizio stagione che era quello di portare il Melendugno in Promozione, categoria dove non era mai approdato. Lo abbiamo fatto grazie ad uno staff tecnico professionale e ne approfitto per ringraziare il preparatore dei portieri Davide Petrachi e il preparatore atletico Francesco Colagiorgio, quest’ultimo da Novembre ha preso in mano le redini della squadra svolgendo un ottimo lavoro.
–Prima della sospensione del campionato risultavate primi, adesso in base alla formula dell’algoritmo sareste secondi, a due punti dal Leverano che risulterebbe così la capolista.
– Il Leverano ha dimostrato di meritare i vertici della classifica, la squadra è stata messa su per vincere il campionato ed in effetti è stata lotta fino all’ultimo punto tra noi e loro. Prima della sospensione delle attività sportive avevamo un punto di margine sui bianconeri (anche se avevano disputato una partita in meno), adesso stando all’algoritmo la situazione sarebbe capovolta. Forse è la formula più giusta. Quello che le due compagini hanno dimostrato in campo ha sempre parlato chiaro : Melendugno e Leverano erano più avanti di tutte ed è giusto che vengano premiate entrambe. Ovviamente ci dispiacerebbe non passare da primi ma, se così sarà, anche da secondi abbiamo rispettato l’obiettivo stagionale che era quello di arrivare, appunto in Promozione.
–Ma quale è stata la mossa vincente, se così possiamo definirla, che ha portato il Melendugno a conquistare la Promozione?
–Il calcio dilettantistico a questi livelli deve essere in primis passione e divertimento, quindi la creazione di un gruppo coeso rappresenta il primo passo per poter costruire qualcosa di positivo. E l’anno scorso ha fatto la differenza . Abbiamo cercato un giusto mix di calciatori esperti e giovani ma con già qualche anno di esperienza. L’ obiettivo principale era la ricerca di bravi ragazzi dai sani principi e con tanta passione per il calcio. Poi a Dicembre eravamo in testa e abbiamo puntellato la rosa con dei tasselli importanti. Certamente con una squadra del genere non potevamo pensare di partire con obiettivi diversi da quello di fare un bel campionato e puntare alla Promozione.
–Ecco proprio riguardo il Campionato di Promozione 2019/2020, ti aspettavi le due salentine Racale e Matino protagoniste indiscusse del girone?
–Me lo aspettavo! Due squadre ben organizzate e ben attrezzate con due rose e due staff tecnici di tutto rispetto. Squadre costruite per vincere il campionato ,alla fine il Racale ha prevalso sul Matino che però non è stata mai da meno.
-Quali sono i progetti futuri Direttore? Resterai a Melendugno?
–No, non resterò a Melendugno, dopo aver conquistato un bel bottino durante queste stagioni, le nostre strade si divideranno, resterà però un ricordo indelebile. I progetti futuri ci sono, sto lavorando, insieme al mio staff e sono alla ricerca di nuove esperienze che mi portino, si spera, altrettante nuove soddisfazioni.
Emma Schiavano