(Si ringrazia la Polisportiva Virtus Matino per la concessione de l’ immagine di copertina)
Nel derby tutto salentino, disputato questo pomeriggio presso l’ Heffort Sport Village di Parabita, tra Virtus Matino e Nardò sono i granata ad avere la meglio senza strafare grazie ad una prodezza di Mancarella allo scadere del primo tempo il quale lascia partire un destro potente e preciso da fuori area che si insacca alla sinistra dell’ incolpevole Convertini.
Una gara che il Matino aveva iniziato bene cercando di colpire l’ avversario prima con Nasif e poi con Ancora ma in entrambe le occasioni i bianco azzurri di Branà hanno trovato un grande Lovecchio pronto a sbarrare la strada all’ offensiva matinese, in particolar modo sul tiro del numero nove di casa dove l’ estremo difensore granata compie un autentico miracolo.
Al 29′ minuto ci prova ancora la Virtus con un colpo di testa di Franco Ruibal ma anche in questa occasione è il portiere ospite a rendersi grande protagonista.
Al 36′ minuto il Nardò rimane in dieci per l’ espulsione di Van Ransbeeck per doppia ammonizione. A questo punto per il Matino la gara sarebbe potuta essere decisamente in discesa ma subisce l’ inaspettato gol di Mancarella al 45′ minuto.
La ripresa vede calare vertiginosamente il ritmo della gara con un Nardò che si limita ad amministrare la gara con grande ordine e padronanza mentre il Matino sembra quasi incapace di reagire, svuotato delle sue forze e motivazioni che in altre circostanze avevano fatto la differenza per i ragazzi di Branà.
Dopo averci provato con Tarantino, Giambuzzi e Grandis, il Matino ha la ghiottissima occasione con Monopoli per agguantare il pareggio, ma inspiegabilmente il calciatore matinese mette alto sopra la traversa un colpo di testa da posizione favorevolissima.
Quindi finisce 1-0 per il Nardò che porta a casa tre punti in maniera onesta, senza aver cercato di strafare, ma mantenendo alta la concentrazione e la determinazione di raggiungere l’ obiettivo.
Per il Matino di mister Branà è la terza sconfitta consecutiva, e sebbene possa rappresentare un campanello d’ allarme da non sottovalutare, va tenuto conto che dirigenza, tecnico e squadra stanno cercando di lottare con tutte le loro forze per cercare di uscire da una situazione che, classifica alla mano, li penalizza più del dovuto.
Purtroppo il fattore ambientale non aiuta di certo la Virtus costretta a giocare le proprie partite interne su un campo neutro e per di più a porte chiuse per le note vicende riguardanti lo stadio (di cui abbiamo parlato nelle scorse settimane). Situazione che rende il clima di una partita quasi surreale, se poi si tratta di un derby la questione si amplifica a dismisura e ne risente sicuramente lo spettacolo in campo senza escluderne le motivazioni dei presenti.
I tifosi matinesi, da fuori, hanno cantato e sostenuto la squadra per tutti i 90′ minuti e a loro va fatto un grande applauso, ma agli stessi va chiesto l’ ulteriore sforzo di “proteggere” simbolicamente questi ragazzi che per svariati motivi, tra cui la giovane età e la questione campo per esempio, in questo momento non solo non riescono ad esprimersi al meglio ma non riescono a concretizzare gli sforzi fatti.
La Serie D è un bene molto prezioso per tutta la città di Matino, conquistata nello scorso campionato tutti insieme con orgoglio e dedizione, e per questo bisogna fare di tutto per mantenerla.
Solo restando (o tornando ad essere) uniti a lottare come un tempo questo potrà accadere e chissà che nel frattempo non vi sia un intervento estemporaneo, improvviso ed inaspettato da parte del primo cittadino matinese pronto ad annunciare le date di inizio e fine lavori dello stadio, condizione che trasmetterebbe senza dubbio serenità a un ambiente che inizia ad accusare i primi colpi di una situazione molto ma molto particolare, per non dire grottesca.
Come si dice i sogni son desideri e sognare non costa nulla. Forse.
Danilo Sandalo