I dati delle sei partite rossonere in Europa: nessuno con più di un gol segnato, i senatori dell’attacco non pervenuti. Pagella insufficiente per Romagnoli e Calabria, okay Tonali e Leao
Infortuni a ripetizione e arbitraggi illegali. Ma anche errori tattici di reparto e tecnici dei singoli. Oltre ad approcci sbagliati di squadra. Si può pescare il motivo che suona più verosimile per spiegare l’uscita di scena del Milan dalla Champions. Ma una cosa è certa: un conto è il Diavolo che vediamo in campionato, un altro quello che abbiamo visto in Europa. Il livello della competizione ha messo a nudo lacune che in Italia non si vedono. O quanto meno, sono rimediabili. Analizziamo allora il cammino dei rossoneri in questa Champions attraverso qualche dato.
Orgoglio Maldini
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Cominciamo col dire che Pioli nelle sei partite del gruppo B ha utilizzato 23 giocatori (quando è stata consegnata la lista, il tecnico ha lasciato fuori Conti, Castillejo e Pellegri). Partiamo dai…