Bari-Taranto. Sarebbe riduttivo affermare che la sfida tra queste due città sia limitata all’ambito calcistico. Una rivalità tra le due città più grandi di Puglia che si trasporta in diversi ambiti: dall’importanza dei rispettivi porti sul lato commerciale fino ad andare al cibo e alla birra. Una novantina di chilometri di campanilismo, sfottò e rivalità che in alcuni casi si è trasformato in estremismo: correva il 2019, infatti, quando alcuni supporters biancorossi diretti nelle trasferte calabresi di Cittanova e Palmi furono bersaglio, all’altezza di Taranto, di una sassaiola che portò al danneggiamento di numerosi mezzi. Ecco spiegato, in parte, il divieto da parte dell’Osservatorio ai tarantini di assistere al match.
Domenica, alle 17.30, il match tra biancorossi e rossoblù tornerà a disputarsi dopo quasi 30 anni. L’ultimo incrocio, infatti, risale al 27 settembre 1992 quando al “San Nicola” i galletti si imposero per 3-1 con i gol di Sandro Tovalieri, Giovanni Loseto e Igor Protti che ribaltarono l’iniziale vantaggio di Lorenzo su calcio di rigore. Una stagione che si rivelerà deludente per entrambe le compagini con il Bari che mancò la promozione in A dopo un campionato anonimo e il Taranto che retrocesse in Serie C e da quel momento non è mai più tornato tra i cadetti.
Facendo un balzo temporale e tornando ai giorni nostri, Bari e Taranto sarà un derby ricco di significato ed importanza in termini di classifica. I biancorossi di Mignani sono reduci dal pareggio agrodolce ottenuto in quel di Avellino e vogliono sfruttare il fattore “San Nicola” per mantenere la vetta della classifica. Discorso diverso per gli ionici: la squadra di Laterza si può, senza dubbio, annoverare tra le sorprese del campionato con la formazione neopromossa che è in piena zona playoff. Sfida difficile, dunque, che porterà i biancorossi al big match contro il Palermo, gara che chiuderà il girone di andata.
Il mister dei galletti ritroverà Manuel Scavone dopo la giornata di squalifica. Quasi certo l’impiego dell’ex Pordenone dal primo minuto con Maita, D’Errico e Botta. Difficile pensare, quindi, ad un impiego di Bianco e di quel Davide Di Gennaro finito un pò fuori dai radar nelle ultime settimane. La difesa potrebbe essere la stessa che è scesa in campo al “Partenio” con Mazzotta e Pucino laterali e Terranova-Celiento come coppia centrale. In attacco sicuro di un posto da titolare è Mirco Antenucci: la punta molisana è in un momento di grazia con ben sei gol messi a segno nelle ultime sei gare. Al fianco del numero 7 e capitano del Bari potrebbe rivedersi Walid Cheddira: la punta italo-marocchina è finita in panchina dopo le buone prestazioni offerte da Daniele Paponi ma è probabile che l’ex Mantova abbia una nuova chance per riprendersi il posto che poche settimane fa sembrava suo.
Anche il Taranto, come il Bari, è reduce da un pareggio: i rossoblù arrivano alla sfida del “San Nicola” dopo lo 0-0 interno contro il Messina che ha rallentato un pò la corsa di Giovinco e soci.
Antonio Genchi