Chiamatelo Piazza d’Armi, chiamatelo Partenio, chiamatelo Adriano Lombardi, fatto sta che per il Foggia ad Avellino è sempre stata dura. A volte (spesso) di goleada, a volte di misura ma il Foggia dall’Irpinia poche volte è tornato felice.
10 sconfitte, 5 vittorie, 3 pareggi questo il bilancio, poco lusinghiero, in 18 incontri di campionato, vediamo le curiosità principali.
Goleade
Dicevamo delle sconfitte, nette, pesanti, vere e proprie batoste.
Per 2 volte, nel 1953 in IV Serie e nel 2017 in Serie B, la gara è finita 5-1 per i biancoverdi.
In 4 occasioni il Foggia ne ha presi 4. In una sola occasione, nel 2005 i rossoneri riuscirono a segnarne 2 con Mounard e Cellini, nelle altre tre occasioni, nel 1949, nel 2012 e nel 2021 scena muta assoluta.
La delusione
Il 3-0 del 17/06/2007 rimarrà, negativamente, nella storia del Foggia. Tra la gente rossonera basta un aggettivo (maledetto) e un nome (Rivaldo) per evocare tristissimi ricordi. È la finale di ritorno play-off del campionato di serie C. All’andata, allo Zaccheria, el pescador Salgado aveva regolato con un gol d’astuzia gli irpini. Al Partenio il Foggia va con 2 risultati utili su 3. I rossoneri si giocano la gara alla grande. Vanno vicini al gol una, due, tre volte. Mastronunzio, Salgado, ancora Mastronunzio sfiorano il vantaggio ma non passano. A 5 minuti dalla fine Ametrano si fa espellere lasciando in 10 i suoi compagni.
Sembra fatta.
Sembra.
A un minuto dalla fine su respinta da calcio d’angolo, Rivaldo inventa un tiro a volo da fuori area che si infila alle spalle di Marruocco.
Incredibile! Ma vero.
Si va ai supplementari, ci sarebbe ancora speranza, l’Avellino è in 10. E invece…
3000 persone si riversano ai bordi del campo. I supplementari si giocano in un clima di intimidazione evidente verso i rossoneri. Il signor Tommasi di Bassano del Grappa non ha il coraggio di sospendere la gara e di ricacciare la gente sugli spalti. Il resto lo fanno Biancolino ed Evacuo.
Finisce 3-0, in B ci va l’Avellino.
Le gioie
Poche, abbiamo detto, sempre di misura, ma significative.
La prima, 3-2 nel ’51, in serie C. La seconda, 1-0 in IV Serie, nel ’57. La terza, 1-2, nel ’60 con doppietta di Vittorio Nocera. E veniamo alle ultime due. L’undici febbraio del 1990 il Foggia passa grazie ad un gol di Beppe Signori. È un Foggia che rivede la B dopo 17 anni, un Foggia che sta mettendo le basi per quello che diventerà il periodo più bello della sua storia.
Il 7 aprile del 1991, poco più di un anno dopo, un Foggia lanciato in corsa verso la promozione in serie A sbanca il Partenio grazie a una doppietta di Ciccio Baiano. Il gol di Battaglia anestetizza, ma non evita, la sconfitta biancoverde. Di lì a un mese il 5-1 contro la Triestina sancì il ritorno in A tra l’entusiasmo di uno Zaccheria che impazzisce di gioia.
Da allora solo pareggi, due, nel 1995 e nel 1999, o sconfitte, sei. Trent’anni di bocconi amari. Un tempo troppo lungo, una tradizione, negativa, da spezzare.
Ah! Piccolo particolare.
Sulla panchina delle ultime due vittorie al Partenio-Lombardi sedeva Zdenek Zeman…