Scoprì talenti, gridò contro le ingiustizie, ecco il racconto delle sue tante passioni nel segno del calcio
A sedici anni esonerò per la prima volta un allenatore, si chiamava Rivetti, faceva il falegname, tre sere a settimana allenava la squadra del Sevegliano. La storia è che Rivetti prima di una partita gli diede la maglia numero 7 chiedendogli compiti di copertura, lui la rifiutò, voleva il 9, solo il 9, era un centravanti, faceva i gol, lui. Sbatté la porta dello spogliatoio, se ne andò infuriato lasciando Rivetti con la maglia in mano. Più tardi – quando in tribuna incrociò il presidente, il maestro elementare Fabbri – gli andò vicino e gli consigliò: “Rivetti non vale niente, pres deve mandarlo via”. Il Sevegliano quella domenica fu sconfitto, il giorno dopo Rivetti venne esonerato. Quindi – a volerla prendere larga – bisogna pur dire che Maurizio Zamparini ha cominciato ad essere quello che abbiamo conosciuto fin da ragazzino e…