In un nuvoloso pomeriggio, il Manfredonia ha sfidato il Di Benedetto Trinitapoli. I ragazzi di Cinque sono stati giustiziati da capitan Stefanini (24′), nonostante i numerosi tiri in porta da parte del Donia.
La pressione degli ospiti è subito evidente: Mbaye cerca la rete al 3′, ma Mascolo evitava il peggio. Al 13′ D’Imperio impressionava tutti con la sua incornata,ma la sfera terminava fuori. Al 24′ Stefanini , calciatore di categoria, riusciva ad aggirare Mascolo, portando la sua squadra in vantaggio.
Il gioco offensivo della squadra di Scaringella metteva in seria difficoltà i garganici.
All’inizio del secondo tempo (49′), Mbaye ritornava alla carica ma non aveva fortuna. Al 55′, in area di rigore ospite il pubblico protestava per un fallo di mano non visto da nessuno della terna arbitrale, ma Stoppiello aveva creato un’ottima occasione. Al 76′ ed al 77′, in seguito ad un calcio d’angolo, Tarolli riusciva ad bloccare per ben due volte le azioni del capitano biancoceleste.
FINE GARA
Tra i ragazzi chiamati a rilasciare dichiarazioni, nessuno dei tre si è rifiutato: Antonio Stefanini, ex Serie C, racconta con aria sicura: “Segnare qui mi fa essere orgoglioso della mia squadra e della mia maglia. Ringrazierò sempre mister Cinque (allenatore del Trinitapoli fino ad ottobre 2021 prima del suo ritorno a Manfredonia, ndr) e mi ha fatto piacere rivederlo, spero non sia arrabbiato con me per il gol (ride, ndr). La mia fascia? La fiducia riposta in me spero di ripagarla aiutando la mia piazza, poi questa in cui gioco è la mia città di nascita e questo titolo mi rende doppiamente felice”.
Anche Francesco Barrasso, centrocampista cerignolano, spiega le sue sensazioni: “Abbiamo preparato questa sfida in maniera impeccabile, vincere qui ci ha restituito quell’autostima che avevamo perso. Loro ci hanno pressato, abbiamo rischiato più volte, ma questa volta non abbiamo voluto lasciar scampo all’avversario”.
Infine si presenta Giorgio Sergio, anche lui centrocampista: “E’ stata un’ottima gara, non solo per il risultato ma anche perché ora siamo consapevoli di quanto valiamo. Il mister ci segue in maniera sistematica e questa settimana abbiamo letteralmente buttato il sangue, e una vittoria fuori casa è più che positiva. Poi, al Miramare…”
Tuttavia, i biancocelesti non sono apparsi “in difficolta” davanti alle buone occasioni degli ospiti, ed hanno lavorato sodo sul campo di gioco in cerca del pareggio, ma la fortuna spesso è cieca…
Michela Rinaldi