Dopo la sconfitta in casa col Trinitapoli, per i biancocelesti non c’è stato scampo neanche domenica scorsa a Corato, squadra posizionata in scia alla capolista barlettana: al 5′ Obodo portava in vantaggio la sua squadra e Di Rito al 19′ dava colpo di grazia. Sulla questione intervengono (telefonicamente, ndr) Vito Tursi, direttore generale e Federico Frappampina, terzino sinistro della formazione barese.
Queste la parole del direttore: “I nostri ragazzi hanno mostrato maggiore confidenza col il terreno, non credo che la superiorità mostrata dai neroverdi sia data dallo scarso organico avversario. In diverse occasioni li abbiamo anche temuti, com’è giusto che sia. I sipontini sono sempre stati degli onorati avversari”
Si ricorda che la partita si è svolta a porte chiuse, causa provvedimenti disciplinari contro la tifoseria coratina, riguardanti la sfida contro il Mola, rei dei cori razzisti contro Ababacar Diagne, centrocampista e capitano senegalese, su questo ha precisato Tursi:
“Sono state presentate le scuse al diretto interessato e siamo contro chi sporca il nostro tifo. Molta gente per bene ci sostiene e episodi spiacevoli come questo non devono assolutamente intaccare la nostra piazza. Noi prendiamo le distanze dall’accaduto”
Il giovane terzino barese, telefonicamente si presenta più rilassato del dovuto, potenzialmente grazie alla vittoria ed all’imbarazzo di affrontare la prima intervista, però riesce a esprimere un pensiero: “Sono arrivato l’anno scorso e sono felicissimo della scelta fatta. Il mister, Massimiliano Olivieri, ha creduto in me e spero di ricambiare la fiducia in ogni mio minuto di gioco. Domenica eravamo convinti delle nostre qualità, ma i sipontini ci hanno comunque fatto sudare. Non potevamo perdere alcuna occasione. Sinceramente non ha fatto piacere sapere che la Federazione permetterà di salire di categoria solo alla prima classificata, abbiamo faticato tanto e meritavamo di avere una possibilità più concreta. So’ forti sti barlettani (aggiunge con una forte accezione barese e ridendo Frappampina, ndr) però noi non abbiamo abbassato la guardia, un vero peccato per la situazione che tuttavia poteva essere <aggiustata>“.
Le tristi vicende contro il Mola sono respinte anche dal ventunenne: ”Il calcio, come lo sport in generale, dovrebbe insegnare agli uomini l’importanza dell’unione, del gruppo e tutte le discriminazioni vanno sempre condannate. Il provvedimento è giusto, ma ricordo che i veri tifosi del Corato sono altri”. Messa alla spalle la sconfitta, il Manfredonia si concentra nel silenzio, volendosi riscattare domenica a San Ferdinando (contro Team Orta Nova, ndr). Peraltro, invitiamo la tifoseria a supportare ancora una volta i ragazzi del mister Cinque, anche se è risaputo che i manfredoniani lo faranno anche senza sollecitazioni esterne o giornalistiche.
Michela Rinaldi