Si è disputata il 27 marzo, la gara tanto attesa che ha visto protagonisti i sipontini ed i molesi. Addirittura a seguire questo incontro c’è stata la presenza di sua eminenza, dell’arcivescovo Francesco Moscone, che ha parlato dei vari progetti sociali di questa cittadina che lo vedono promotore.
La gara è terminata con il punteggio di 2-1 per i padroni di casa con Diagne che illudeva il suo team con la prima rete della gara (17′), ma prima il rigore di Trotta 57′ successivamente la giocata del duo offensivo Colangione-Stoppiello al 74′ siglavano la rimonta.
Nella ripresa Al 55′, il giudice di gara assegnava la massima punizione per i biancocelesti, a causa del fallo di mano di Daniele: il rigore veniva battuto da Trotta e il capitano non sbagliava. Subito dopo (57′) Laborda creava una buona occasione, ma la sfera terminav sul fondo. Al 74′ su assist di Colangione, Stoppiello gonfiava la rete e lo stadio era in subbuglio. Gli ospiti rimanevano in dieci uomini per la doppia ammonizione al capitano Diagne che era obbligato a lasciare il campo e passare la fascia a Cantalice.
L’eccezionale recupero da parte dei ragazzi di mister Cinque ha capovolto il risultato, mettendo in ginocchio i molesi.
Tra le intervista, era in programma anche quella di Diagne, ma a causa dell’espulsione non poteva rilasciare alcuna dichiarazione.
Dopo un po’ di settimane, ritornava ai microfoni mister Cinque che appariva soddisfatto: “All’inizio eravamo un po’ spiazzati, poi abbiamo trovato la retta via. Questa partita ci è servita moralmente, poiché spesso ci abbattiamo nonostante sappiamo che il nostro valore sia maggiore. Oggi lo abbiamo dimostrato. I pochi cambi effettuati? Non ho azzardato non solo per dare più fiducia ai ragazzi, ma anche perché volevo mantener fede al progetto iniziale e il secondo tempo mi ha dato ragione. La prossima settimana saremo a San Marco e cercheremo di uscirne vittoriosi, per poi concludere bene col Barletta, in casa”.
Peraltro, l’amore di questa città non farà smettere di crederci ogni volta nella svolta decisiva.
Michela Rinaldi