Manduria – Atletico Vieste 1-1 <br /> Delusione in casa dell’Atletico

Manduria – Atletico Vieste 1-1
Delusione in casa dell’Atletico

La maschera di rabbia sul volto di Angelo Terracenere, e quella di delusione su quella dei suoi giocatori è la migliore fotografia che racconta gli umori nel dopopartita di Manduria-Atletico Vieste, gara conclusasi con il risultato di 1-1. Senza ombra di smentita, i garganici hanno lasciato per strada due punti che sul campo avevano meritato avendo avuto il pallino del gioco per 91 minuti, non abbastanza visto che il gol del pari è giunto al secondo minuto di recupero. La rabbia dell’allenatore è legata all’incapacità della sua formazione di gestire il vantaggio fino al triplice fischio, nonostante la doppia superiorità numerica derivata dalle espulsioni nella ripresa di Malagnino e Marchi.
L’Atletico ha la sua prima occasione da gol dopo soli 12 minuti: corner dalla destra di Colella, solito schema in area che libera Campanella che non riesce ad imprimere forza al pallone, allontanato dalla difesa avversaria con non poca apprensione. Dalla bandierina, al 35mo, anche la seconda occasione, ancora più ghiotta della prima: la parabola disegnata da Colella attraversa l’intero specchio della porta ma né Sollitto e né Rocco Augelli riescono a spingere la palla in fondo al sacco da posizione ideale.
Passa un minuto e finalmente i garganici sbloccano meritatamente il risultato: con un lancio lungo, Silvestri pesca Rocco Augelli appena oltre la metà campo avversaria sul limite del fuorigioco; palla al piede resiste al ritorno di Deicco e trafigge dal limite il portiere Delauro in uscita. Inutili le proteste dei locali nei riguardi del direttore di gara, il sig. Petracca di Lecce, per reclamare a gran voce sulla posizione irregolare del bomber viestano.
Subita la rete, i giocatori del Manduria perdono la testa collezionando cartellini gialli ed accendendo frequenti capannelli in campo con i giocatori avversari, il tutto a scapito della lucidità da tenere per cercare di raddrizzare un risultato negativo. Bisogna attendere l’undicesimo della ripresa per veder sussultare i tanti tifosi presenti sugli spalti dello stadio Dimitri, il cui urlo di gioia si strozza in gola dopo aver scoperto che la punizione battuta da Peluso usciva di poco al lato del palo alla destra di Bua.
La frustrazione dei padroni di casa, incapaci di imbastire azioni in grado di impensierire la difesa avversaria, si manifesta al 24mo quando Malagnino colpiva con un pugno Ricucci a palla lontana. In dieci, però la squadra di Passariello (squalificato come Terracenere, sostituito in panchina dal sul secondo Giunta) si mostra più incisiva e con capitan Coccioli sciupa due occasioni da gol: la prima volta la sua conclusione verso la porta si infrange contro il corpo di Sollitto, nella seconda manda alle stelle una girata di destro, lui che è un mancino naturale.
Al trentottesimo, il direttore di gara estrae il secondo cartellino rosso, mandando anzitempo Marchi sotto la doccia reo di aver commesso l’ennesimo brutto fallo ai danni di un giocatore viestano. Per gli ospiti si aprono praterie in cui si inseriscono l’ex Perlangeli, Longo (subentrato a Rocco Augelli) e Pasquariello che sciupano le occasioni a loro capitate per raddoppiare e mettere in cassaforte il risultato. La più clamorosa è capitata a Longo al 42mo quando manda a stampare sulla traversa una gran botta scagliata da pochi metri.
Mentre tutto lasciava presagire che l’Atletico Vieste avrebbe portato a casa meritatamente l’intera posta in palio, giungeva l’inaspettato gol del pari: lancio in area per Peluso il cui cross in area viene intercettato da Sollitto con il braccio, a detta dell’arbitro, ma col fianco, secondo lo stesso capitano viestano. Resta il dubbio sull’assegnazione del rigore considerando la mancata segnalazione da parte del secondo assistente dell’arbitro, il sig. De Paola di Bari, in posizione ideale per valutare la regolarità o meno del tocco di Sollitto. Dal dischetto Cresta spiazza Bua e fissa il risultato finale sull’uno a uno.
Se il punto portato a casa sta stretto ai garganici, note positive giungono dalla ritrovata manovra di gioco, fatta di fraseggi ed azioni corali che hanno permesso di accantonare i lanci dalla linea difensiva verso l’isolato Rocco Augelli. Non esaltanti, purtroppo, le prove di Perlangeli (atteso al suo ritorno al Dimitri dopo aver incantato i suoi tifosi della scorsa stagione) e di Devita, ancora alla ricerca di una sua vera identità. Note più che positive sono, invece, giunte dall’altro under, il giovanissimo Simone Ricucci, autore di una gara di carattere e temperamento, facendo vedere anche buoni numeri con i suoi piedi.
Mister Terracenere dovrà lavorare in settimana per trasformare la delusione, dovuta alla mancata vittoria, in grinta, per affrontare domenica prossima l’Atletico Mola, una delle formazioni accreditate a vincere il campionato.
Nel Manduria c’è da salvare solo la voglia di credere nel pari fino alla fine, tutto il resto è da rivedere, in primis la fase offensiva, annullata dall’ottima prestazione del reparto difensivo avversario.

Manduria Sport: Delauro, Valentini, Coccioli, Marchi, Deicco, Spinelli (20st Cresta), Riezzo (14st Lotito), Cocciolo, Peluso, Malagnino, Frascaro (49st Serio).
A disposizione Terlusi, Potì, Spadavecchia, Paticchio. Allenatore Passariello (squalificato, in panchina Giunta)

Atletico Vieste: Bua, Augelli Paolo, Sollitto, Pasquariello, Campanella, Ricucci, Augelli Rocco (33st Longo), Silvestri (14st Grieco), Devita, Colella, Perlangeli.
A disposizione Orlandino, Murgo, Compierchio, Cignarale, Gentile. Allenatore Angelo Terracenere (squalificato, in panchina Leo Cannata)

Arbitro Petracca di Lecce, assistenti Martimucci e De Paola di Bari
Reti: 26pt Rocco Augelli (V), 46st Cresta rig. (M)
Ammoniti: Riezzo, Frascaro (M), Pasquariello, Ricucci, Grieco (V)
Espulsi: Malagnino (M) per pugno a palla lontana a Ricucci, Marchi (M) per doppia ammonizione

Sandro Siena – CalcioWEBdilettanti.it

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