I rossoneri comandano il gioco, vanno sul 2-0, regalano il 2-2 agli isolani e nei minuti finali si riprendono la vittoria. Cuore e grinta per restare aggrappati al sogno playoff. Poker Iemmello
Un Foggia stoico resta aggrappato al sogno della B (soprattutto attraverso i playoff) battendo l’Ischia 4-2 allo Zaccheria nella 27esima giornata del campionato di Lega Pro. Poker di Iemmello, sempre più leader della classifica cannonieri. Ma è stata una partita tutt’altro che semplice per la truppa di De Zerbi. Eppure la partenza, ottima, aveva lasciato poco spazio ai sogni di gloria dei campani, terzultimi in classifica e con grande bisogno di punti per evitare la zona calda. Ottima giocata di Angelo sulla destra, cross perfetto e anticipo chirurgico di Iemmello che beffa Iuliano per la prima volta. All’11esimo i rossoneri si portano avanti, poi Floriano in un paio di occasioni (anche un palo colpito), mette i brividi al portiere avversario. Ancora il bomber Iemmello per il raddoppio, poi una dormita difensiva permette ad un Ischia alle corde di tornare a combattere. Nella ripresa il Foggia sembra aver perso lo smalto, ma mantiene il possesso palla e, soprattutto, si mantiene nella metà campo campana. Ma al 29′ contropiede di Kanoutè, uno dei pochi dell’Ischia a giocare una buona partita, steso da Loiacono in area. Calcio di rigore realizzato dallo stesso attaccante e 2-2 che gela lo Zaccheria, già in clima abbastanza ostile nei confronti della squadra tra ingresso in ritardo, cori avversi e striscioni pesanti. Dentro Arcidiacono e Vacca per Chiricò e Riverola. De Zerbi tenta il tutto per tutto. Il portiere campano Iuliano sale in cattedra in un paio di occasioni su Iemmello e su qualche tiro dalla distanza, poi non può nulla quando un cross dalla destra trova l’imbucata centrale del solito Iemmello. E’ il minuto 91, il Foggia torna avanti, c’è il boato allo Zaccheria. La riconciliazione, seppur parziale, arriva al 93esimo quando il centravanti ex Spezia parte in contropiede, “vola” sulla corsia di sorpasso e, dopo un allungo di 60 metri, insacca per il liberatorio 4-2 finale. La reazione, rabbiosa, c’è stata. Ma le disattenzioni e i soliti errori anche. In due minuti il Foggia scende giù all’inferno e poi ritorna in purgatorio.
Fabio Lattuchella
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