Nella sua stagione, fatta di alti e bassi, il Taranto ha spesso incontrato varie difficoltà e tabù da sfatare: dopo aver vinto in trasferta a San Severo, a fine febbraio, in seguito a cinque mesi di astinenza, l’altro veto si è riproposto oggi, al “Bianco” di Gallipoli, mai violato dalla compagine ionica. C’è sempre una prima volta e nella “stagione dei tabù”, il Taranto conquista la prima vittoria in terra salentina surclassando con un 4-0 i giallorossi, al termine di una partita dominata, come il largo risultato testimonia.
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I minuti iniziali della prima frazione di gioco sono caratterizzati da ritmi bassi e dalla noia. Infatti, la prima azione davvero pericolosa arriva al 21′: a sfruttare l’occasione è il Taranto, che sfiora la rete del vantaggio con Marsili, il quale dal limite dell’area scaglia un destro imperioso che fa tremare il palo. I rossoblu, però, riescono a trovare la rete al 30′, grazie a Siclari che, in area di rigore, protegge il pallone dall’attacco di due difensori, si gira e, senza guardare la porta, colpisce con il destro la palla che termina in rete. E non è ancora finita, perché tre minuti dopo, il Taranto raddoppia, realizza Gaetano tramite un sinistro dal limite dell’area, piazzato in buca d’angolo.
Dodici minuti dopo l’inizio della ripresa, il Gallipoli va vicino al dimezzare lo svantaggio con Iurato, che con un destro dai venti metri manda il pallone di poco alto sopra la trasversale. Senza pietà il Taranto, che al 68′ mette il sigillo sul match con Genchi, il quale batte Russo in un uno contro uno, realizzando il 3-0. Al 79′ arriva il poker ionico: a siglarlo è Alvino, pronto a ribattere a rete un pallone respinto dall’estremo difensore dopo il tiro di Ancora. Termina così il derby pugliese, con il Gallipoli che continua a cadere nel baratro e il Taranto che non riesce a raggiungere Virtus Francavilla e Nardò (entrambe vittoriose), ma manda un chiaro segnale al Potenza, atteso domenica allo “Iacovone”, e non solo.
Alessandro Mazzarino
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